Popolare Vicenza, "tifo" dalla Sicilia «Noi asso nella manica del rilancio»

Popolare Vicenza, "tifo" dalla Sicilia «Noi asso nella manica del rilancio»
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VICENZA - Dalla Sicilia un gran "tifo" per il rilancio della Banca Popolare di Vicenza. I responsabili di Banca Nuova, circa 100 sportelli tra Sicilia e Calabria, facente parte del Gruppo PopVi, ritengono vicina la ripartenza del loro istituto, secondo il quotidiano catanese La Sicilia: dopo gli incontri di questi giorni dalla capogruppo vicentina, ai vertici della controllata siciliana si vivrebbe «un clima di moderato ottimismo» in vista dell'assemblea del 5 marzo, quando l'assemblea dei soci di Vicenza voterà la trasformazione della Popolare in spa e l'aumento di capitale da quasi 1,8 miliardi per riportare il patrimonio a 4 miliardi.


Esaurita questa operazione e la conseguente quotazione in Borsa si porrebbe il tema di una fusione o di una aggregazione con un'altra grande banca, unica via per aumentare la redditività. «La banca siciliana - scrive il quotidiano - superata la fase di paura fra la clientela dopo gli scossoni di Vicenza e l'effetto bail-in è tornata fare numeri, come conferma il fatto che negli ultimi venti giorni ha aperto 1.200 nuovi conti correnti. Gli impieghi sono saliti al 93% della raccolta. Gli accantonamenti hanno raggiunto il 43% dei crediti deteriorati. In più, essendo state completate le necessarie verifiche con la Consob e le altre autorità di vigilanza, comincerebbero a breve contatti con clienti che, avendo acquistato azioni della capogruppo, avrebbero subito perdite di valore».

Una visione molto positiva e ottimistica. Che a Vicenza credano in Banca Nuova come asso nella manica nelle trattative per una fusione, conclude La Sicilia, è dimostrato dal fatto che saranno chiusi solo 7 sportelli sui 15 preventivati.
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Il Gazzettino