"Raggiri" per vendere azioni a clienti Consob multa banca e dirigenti

"Raggiri" per vendere azioni a clienti Consob multa banca e dirigenti
VICENZA - Sanzioni in arrivo da parte della Consob alla Popolare di Vicenza e ad alcuni suoi dipendenti di alto livello per le supposte violazioni alla normativa europea Mifid sui...

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VICENZA - Sanzioni in arrivo da parte della Consob alla Popolare di Vicenza e ad alcuni suoi dipendenti di alto livello per le supposte violazioni alla normativa europea Mifid sui documenti da compilare obbligatoriamente da parte degli istituti di credito per tracciare un profilo dei loro clienti quando acquistano prodotti finanziari.


Ad essere nel mirino sono le azioni della stessa BpVi in occasione dei due aumenti di capitale del 2013 e 2014, vendute spesso grazie alle cosiddette operazioni "baciate", congelate nei giorni scorsi da un pronunciamento del giudice del Tribunale di Venezia Anna Maria Marra che ha accolto il ricorso d'urgenza di un imprenditore che ha chiesto di dichiarare nullo il contratto di fido in relazione alla sottoscrizione dell'aumento di capitale correlato. Secondo gli ispettori di Bce - secondo il Giornale di Vicenza -, la banca avrebbe fatto comprare prodotti potenzialmente "pericolosi" ai clienti a loro insaputa o, secondo le ipotesi, gli stessi documenti sarebbero stati compilati in maniera non corrispondente al desiderio del cliente pur di vendere le azioni.

CONSUMATORI: "MEGLIO TARDI CHE MAI"

«Meglio tardi che mai, anche se, tanto per cambiare, si tratta di sanzioni che, nella migliore delle ipotesi, sono tardive». È il commento dell'Unione Nazionale Consumatori del Veneto alla notizia che la Consob starebbe per sanzionare la Popolare di Vicenza e ad alcuni suoi dipendenti per violazioni alla normativa europea Mifid relativamente ai profili di rischio dei risparmiatori. L'associazione sottolinea di aver presentato, a partire dall'ottobre 2015, 329 denunce penali come atti di intervento segnalando le violazioni della procedura Mifid da parte di tutte le filiali. «Come è possibile che la Consob proceda solo ora con le sanzioni?» si domanda Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori. «Non bastano poi le multe - aggiunge -. L'Unc Veneto ha già chiesto il sequestro dei beni della dirigenza responsabili di queste violazioni, ai sensi dell'art. 321 del codice penale. Ora la Popolare di Vicenza si deve mettere intorno ad un tavolo conciliativo, come ha promesso, per poter restituire almeno una parte di quanto i risparmiatori hanno perso. Solo così si potrà chiudere questa vicenda».
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Il Gazzettino