Nuove lungaggini, mancano documenti e si studiano altri tipi d'intervento

Il sindaco Poletto e il Ponte: una rinvio story
BASSANO - «Il 2017 sarà l’anno delle azioni, a cominciare dal restauro del Ponte degli Alpini che, posso dire con certezza, partirà entro fine...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BASSANO - «Il 2017 sarà l’anno delle azioni, a cominciare dal restauro del Ponte degli Alpini che, posso dire con certezza, partirà entro fine gennaio» dichiarava con serenità il 21 dicembre scorso il sindaco Riccardo Poletto, alla vigilia del contratto con la Nico Vardanega, firmato poi ufficialmente il 17 gennaio. Oggi, 2 febbraio, alle 12, senza nascondere preoccupazione e consapevolezza della delusione, del patimento e dell’apprensione dei cittadini, e dopo giorni di silenzio stampa, il sindaco ha voluto far sentire di nuovo la sua voce su questa faccenda: «Dobbiamo partire, non c’è tempo da perdere. Si deve sapere che, fosse per noi, il restauro potrebbe cominciare oggi stesso: siamo in grado di affidare il cantiere all’istante da tempo. Ma purtroppo stiamo ancora aspettando integrazioni documentarie, in modo particolare sul piano della sicurezza, da parte della Vardanega: le stiamo col fiato sul collo perché parta prima possibile». 


Ma c’è qualcos’altro ancora che potrebbe ulteriormente rimandare i tempi di partenza del cantiere del restauro del ponte: «Da Vardanega - continua Poletto - è venuta alla luce un’ipotesi di andare in alveo e mettere in secca il fiume in altra maniera (scendendo in alveo soltanto da sud e creando un percorso in fiume di scatolari in cemento armato al cui interno l’acqua può defluire). Noi non siamo contrari alla proposta, pur non avendo ancora ricevuto nulla di firmato e protocollato. Ma tutto va valutato rispetto a due binari molto chiari: quello amministrativo, legato al codice degli appalti, e quello tecnico, per cui servono valutazioni tecniche precise ed autorizzazioni». In altre parole: tempo, ancora tempo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino