BASSANO - Il Ponte Vecchio sarà aperto nel weekend: domani, sabato 25 marzo, e domenica l’attraversamento sarà possibile dalle 8 del mattino alle 20,...
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«Abbiamo iniziato il cantiere con una sorta di impalcato - ha spiegato Vardanega - una scelta difficile per la mia azienda perché non era condivisa da subito. Sono stato io che l’ho voluto così, ho speso anche più soldi proprio perché fosse una soluzione definitiva e per soddisfare le esigenze di cittadini, esercenti e turisti. Tale soluzione infatti permette di attraversare il ponte ed essere ammirato in tutta la sua architettura, lasciando liberi i panorami sia a nord che a sud. Ho fatto in modo di non doverla togliere mai, a parte quando ci sarà la messa in asse del ponte o la pavimentazione, o magari per certe lavorazioni sul tetto. Altrimenti sarà sempre transitabile. Se abbiamo perso qualche giorno di tempo è stato solo per arrivare a questa soluzione, me ne assumo la totale responsabilità».
La prossima settimana verranno fatte le ultime analisi sul legno e sulla sua resistenza. Al momento i lavori riguardano l’alleggerimento del Ponte Vecchio con la rimozione dei coppi. Per il passo successivo - il modo di accesso in alveo - però occorrerà attendere la prevista conferenza di servizi che coinvolgerà, tra gli altri, Comune, genio civile, consorzi, sovrintendenza e ditte interessate. Questo a seguito della diffida della ditta Belfiore ’90, promotrice dell’opera della centralina idroelettrica sul Brenta, spedita nei giorni scorsi al Comune e alla Vardanega affinché la ditta non entri nell’isolotto Pusterla dov’è prevista una parte del cantiere. «Noi stiamo lavorando per entrare da sud - continua Vardanega - perché ciò risparmierebbe 6 mesi di lavoro grazie all’uso di scatolari che permetterebbero di operare anche con condizioni metereologiche avverse. In alternativa, entreremo da nord. Col buon senso delle parti, i due cantieri - centralina e ponte - secondo me potranno tranquillamente coesistere». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino