La street art in piscina: nel parco acquatico i graffiti dei record

Alle piscine sono stati dipinti 20 metri di pareti in legno e 150 di muro
VICENZA - Pesci che nuotano, giovani che si divertono sulla tavola da surf, mostri marini. La recinzione delle piscine di Vicenza si è trasformata in una parete d'acqua...

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VICENZA - Pesci che nuotano, giovani che si divertono sulla tavola da surf, mostri marini. La recinzione delle piscine di Vicenza si è trasformata in una parete d'acqua virtuale. Anzi, nella più lunga opera di street art della città.

In via Forlanini sono stati realizzati 20 metri di murales per festeggiare i 60 anni attività dell'associazione Nuoto Vicenza. Protagonisti della composizione, 12 studenti della quinta liceo artistico Canova che, per 3 giorni, sono stati impegnati in un concorso di creatività urbana sul tema degli sport acquatici. Hanno dipinto i pannelli in legno che serviranno a rivestire il cantiere per la riqualificazione del tetto del palazzetto del nuoto.

150 metri di murales alle piscine
In tutto sono stati utilizzati 70 litri di colore e 800 bombolette spray per un'opera collettiva dedicata al tema dell'acqua che, come ha spiegato Antonio Ceccagno dell'associazione Jeos, dovrebbe essere preservata imbrattamenti in virtù del codice non scritto che impegna i writer a non rovinare i graffiti altrui. Contestualmente, due gruppi di writers di Mestre (Cantiere misto) e Pordenone (Colors) hanno lavorato accanto a due artisti di fama internazionale - Alex Ermini in arte Axe e Fabio Colombini-Acme 107 - sui 150 metri di muro di cinta delle vasche.
«L'obiettivo era creare la più lunga opera mai realizzata nel capoluogo, aprendo la strada a interventi di riqualificazione urbana attraverso il colore della street art - ha spiegato il consigliere comunale Giancarlo Pesce presentando l'evento - L'iniziativa è nata nell'ambito del progetto Gravity-Graffiti Vicenza city - destinato a donare nuova identità alle aree periferiche. Sotto la direzione di Jeos, per esempio, all'istituto Canova è stato creato il murale di Peeta. Dopo le piscine contiamo di promuovere interventi in altre zone e per questo invitiamo i privati a farsi avanti con idee». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino