VICENZA - Si calcola che i vicentini furono un'ottantina, alcuni dei quali ebrei. Nel dicembre '44 furono prelevati dal carcere di San Biagio per essere condotti...
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Per ricordarli, Vicenza poserà le pietre d'inciampo. Come avvenuto in altre città italiane ed europee, verranno posate davanti alle porte delle case in cui abitarono prima di essere deportati. Si tratta di blocchi di pietra grandi come un sampietrino, ricoperti di una targa in ottone in cui sono incisi nome e cognome della vittima.
L'obiettivo, fa sapere il Comune, è realizzare un percorso della memoria. Previste inoltre 2 lapidi murarie e una ricerca storica sui vicentini finiti nei lager durante la seconda guerra mondiale. «Sono scelte che evidenziano una grande sensibilità e una profonda avversione a ogni forma di totalitarismo ideologico - osserva il sindaco Francesco Rucco - Dispiace che questa adesione non abbia visto prima la luce nonostante che la mozione di indirizzo fosse stata approvata due anni fa dal consiglio comunale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino