«Un competence center in Veneto, atto di giustizia per le imprese» Industriali, Vescovi: «Più competitivi»

Il premier Renzi e Luciano Vescovi
VICENZA - Nel Piano Italia 4.0 di Matteo Renzi, 13 miliardi per agevolare il rilancio delle imprese nazionali, e attivare investimenti innovativi con incentivi fiscali, nonostante...

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VICENZA - Nel Piano Italia 4.0 di Matteo Renzi, 13 miliardi per agevolare il rilancio delle imprese nazionali, e attivare investimenti innovativi con incentivi fiscali, nonostante le lamentele c'è anche qualcosa per il Veneto. Lo sottolinea il presidente di Confindustria Vicenza, Luciano Vescovi, che ricorda l'istituzione di un "Competence center" nella regione, un centro di ricerca propulsivo a servizio delle imprese.


«L'inclusione del Veneto tra i protagonisti di Piano Italia 4.0, con la costituzione di un Competence center sul territorio, è da considerarsi un atto di giustizia: le nostre aziende lo meritano così come le nostre università e i nostri ricercatori - ha dichiarato Vescovi -. Non è stato un atto dovuto, abbiamo dovuto conquistarcelo, cosa non nuova per il nostro Veneto. Questa volta siamo stati ascoltati, il ministro Calenda sa benissimo che un piano così ambizioso e, almeno sulla carta, ben strutturato, ha possibilità di riuscire solo se applicato nei tessuti d'impresa dove le cose funzionano».
 

«Confindustria - ha proseguito Vescovi - ci ha messo la faccia a tutti i livelli, si è fatta squadra come territorio e abbiamo ottenuto la vittoria di una battaglia. Ora, però, lo spirito di collaborazione che si è venuto a creare non deve essere dimenticato. È necessario che questa unione si mantenga anche in fase di esecuzione e operatività del piano, cosa non semplice. Avevo puntato, nel mio programma, proprio allo sviluppo di questo progetto e credo che questo piano possa accelerare la competitività delle nostre imprese. Ripeto, ci abbiamo messo la faccia per ottenere il Competence center, ora siamo pronti a fare il possibile e l'impossibile affinché ci sia un ritorno di quest'investimento per le nostre imprese e, di conseguenza, per tutto il territorio. Ora dobbiamo correre senza indugi perché, come ho avuto modo di sentire direttamente dal ministro Calenda in Confindustria, i tempi della programmazione sono molto ravvicinati, questo ci deve spingere ad assistere le nostre aziende in questo percorso e questa opportunità».
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Il Gazzettino