Pfas. Concluso il sit-in davanti alla Procura: «La nostra battaglia continuerà»

Le Mamme No-Pfas nelle tende davanti alla Procura
VICENZA, 29 AGO - Si è concluso, a Vicenza, il sit-in, organizzato dalle "Mamme No Pfas", che per cinque giorni e cinque notti, dormendo in tre...

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VICENZA, 29 AGO - Si è concluso, a Vicenza, il sit-in, organizzato dalle "Mamme No Pfas", che per cinque giorni e cinque notti, dormendo in tre tende canadesi, hanno stazionato davanti alla Procura di Vicenza, unitamente a cittadini, famiglie e associazioni ambientaliste, con l'obiettivo di tenere alta l'attenzione sul problema della presenza per le sostanze perfluoralchiliche nelle acque potabili che riguarda comuni delle province di Vicenza, Padova e Verona.


A conclusione dell'iniziativa l'associazione ringrazia tutti coloro che nei cinque giorni «sono venuti per sostenerci, per affiancarci, per informarsi e per informarci, politici a vari livelli e persone comuni, in uno scambio continuo di esperienze e considerazioni, in un clima di solidarietà e sostegno reciproco». «La nostra battaglia continua - precisano le "Mamme No Pfas - ma i risultati ottenuti fino ad oggi sono sicuramente tanti e importanti: ci riferiamo all'abbassamento dei limiti per le sostanze perfluoralchiliche nelle acque potabili, al sistema di filtrazione per abbattere le sostanze inquinanti, all'avvio di progetti per l’approvvigionamento di acqua a fonti non inquinate, l'estensione del piano di sorveglianza sanitario regionale alle fasce di età che erano rimaste escluse e una maggior attenzione e consapevolezza del problema a tutti i livelli».

Una delle ultime visite, nel tardo pomeriggio di ieri, ha visto giungere sul posto il Vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol. «Il Vescovo - spiegano le Mamme No Pfas - ha ascoltato gli sviluppi del problema e del nostro impegno nella lotta, ha chiesto i nostri prossimi obiettivi che ci siamo posti. Ha promesso di sostenerci e proteggerci con le parole e con la preghiera Ha promesso di sostenerci e proteggerci con le parole e con la preghiera condividendo con noi questi 4 punti: la salute dei nostri figli, la salute dei cittadini, la tutela della madre terra e la difesa dell'acqua come valore universale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino