«Due tipi di rifiuti industriali interrati», Arpav conferma allarme Miteni

«Due tipi di rifiuti industriali interrati», Arpav conferma allarme Miteni
TRISSINO - Emergenza Pfas, l'Arpav monitora attentamente i materiali di scarto trovati sotto i terreni del sito contaminato della Miteni, come hanno annunciato i tecnici della...

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TRISSINO - Emergenza Pfas, l'Arpav monitora attentamente i materiali di scarto trovati sotto i terreni del sito contaminato della Miteni, come hanno annunciato i tecnici della ditta impegnata nella bonifica. L'Arpav Veneto sottolinea che già a dicembre, in sede di conferenza dei servizi per l'approvazione dle progetto di bonifica, aveva richiesto, con altri enti, all'azienda alcune indagini integrative lungo l’argine del Poscola entro la fascia di rispetto idraulica del torrente, per verificare la presenza di contaminanti nel suolo e per valutare le caratteristiche idrogeologiche dell’area arginale. 


La Miteni ha proposto un piano di lavoro con carotaggi e campionamenti in gennaio, attività di laboratorio in febbraio e marzo, un ulteriore periodo per l’elaborazione dei dati e consegna dei risultati entro il 30 aprile 2017. La Miteni ha comunicato l’inizio delle attività di cantiere per permettere al personale Arpav di essere presente ai lavori al fine di assistere alle operazioni ed eseguire alcuni campionamenti in contraddittorio con la ditta. E ieri, conferma l'Arpav, nel corso delle attività, durante la realizzazione di una trincea, sono stati rinvenuti rifiuti di cui Arpav ha prelevato un campione per poi inviarlo al proprio laboratorio per le analisi. Nel pomeriggio è stata realizzata un’ulteriore trincea, sempre sull’argine, ma a ridosso di strutture in metallo e calcestruzzo dello stabilimento, che ha evidenziato un’ulteriore presenza di rifiuti.

I lavori di scavo sono stati sospesi in attesa di valutare le modalità di prosieguo visti i rischi strutturali e impiantistici presenti nell'area. Sono proseguiti oggi. Nel frattempo, aggiunge una nota dell'Arpav, sono state messe in atto delle misure di messa in sicurezza con teli impermeabili.
 

«Il rifiuto rinvenuto riguarda materiali gommosi in sacchetti di plastica mescolati a calce, interrati a una profondità di un metro e mezzo. I laboratori Arpav hanno attivato la pronta disponibilità per concludere tempestivamente le analisi. I risultati saranno comunicati alle autorità competenti» conclude la nota. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino