BRENDOLA - L'asilo nido di Brendola ha chiesto un contributo alla Miteni di Trissino per poter installare un impianto di depurazione dell'acqua a scuola. Ma ha ricevuto un...
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l'azienda ha detto sì solo alla richiesta di consulenza tecnica per l'impianto e il presidente del comitato di gestione, Alberto Vicentin, ha confermato l'idea di installare un impianto centralizzato. Nel frattempo per i 220 bambini acqua in bottiglie sia a mensa sia durante i pasti.
Intanto in Regione si costituisce un tavolo istituzionale di crisi per affrontare, con le organizzazioni sindacali e l'azienda, le problematiche che vedono al centro la Miteni di Trissino in conseguenza dell'inquinamento riscontrato per l'utilizzo nel ciclo produttivo di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas). È quanto è stato concordato nel corso di un incontro a Palazzo Ferro Fini a Venezia tra le rappresentanze sindacali e gli assessori regionali al lavoro Elena Donazzan, alla sanità Luca Coletto e all'ambiente Gianpaolo Bottacin. È intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, il quale ha ricordato di essere firmatario di una proposta di legge con cui fornire anche un quadro normativo agli interventi che la giunta regionale sta portando avanti in materia di Pfas.
L'assessore Coletto ha assicurato che i lavoratori, in qualità di cittadini dell'area esposta, potranno essere presi in carico nell'ambito dello screening sanitario in corso e per il quale la Regione non ha avuto finora contributi da parte dello Stato, nonostante le richieste.
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Il Gazzettino