BASSANO - Se già la trasferta di Parma era per il Bassano Virtus un impegno segnato ad inizio stagione con un bel circolo rosso sul calendario, una di quelle partite che...
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Trasferta importante, su un campo difficile, contro una squadra di blasone ma che sta vivendo probabilmente il momento più difficile dalla rinascita dopo la caduta dal paradiso (Serie A) agli inferi (semiprofessionismo). In una settimana sono stati licenziati in ordine allenatore (l’ex bandiera Apolloni) e general manager (Minotti), inoltre il grande Nevio Scala ha dato l’addio alla presidenza in pieno contrasto con la società. Tutto da rifare a novembre, un piccolo record per i ducali, che hanno momentaneamente affidato la panchina all’allenatore della Beretti (ed ex capitano) Morrone, che si trova ad allenare l’ex compagno Lucarelli, un anno più vecchio di lui.
Molti i nomi fatti, dai sogni Delio Rossi o Edj Reja, all’ex Bassano Mario Petrone, che conosce meglio (e ha vinto, come da lui stesso sottolineato) la categoria. Due squadre dunque in un momento non facile, il Bassano ovviamente fa della sua forza l’organizzazione societaria che si è subito stretta attorno a giocatori e mister per dar fiducia in vista di questa difficile trasferta: D’Angelo dovrà fare a meno di Falzerano, squalificato dopo il rosso per doppio giallo (secondo decisamente rivedibile) contro la Feralpi Salò, da capire la condizione dei recuperati (Fabbro su tutti) visto le molteplici assenze nelle ultime gare. Perché contro i gialloossi si troveranno gente del livello di Calaiò ed Evacuo, Lucarelli e Canini, Guazzo, una quantità di talento unita ad esperienza di anni di categorie superiori.
Big match che vale più dei tre punti in classifica: vincere, per il Bassano, vorrebbe dire tornare prepotentemente in corsa alla vetta, con lo scalpo del grande Parma a dar morale, in uno dei campionati più equilibrati di sempre. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino