La Regione ora promette ai medici del S.Bortolo: «Voi nostro riferimento»

VICENZA - L'associazine di sanitari Obiettivo Ippocrate, associazione nata al San Bortolo per la preoccupazione dei medici di essere lasciati soli nei rischi professionali,...

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VICENZA - L'associazine di sanitari Obiettivo Ippocrate, associazione nata al San Bortolo per la preoccupazione dei medici di essere lasciati soli nei rischi professionali, senza coperture assicurative "istituzionali", dopo l'audizione al Senato  e quelle in commissione municipale a Vicenza, è stata accolta anche in Regione. Oltre 360 medici dell’ospedale di Vicenza a dicembre 2015 avevano firmato la lettera-petizione poi inviata a tutti i referenti amministrativi e politici per denunciare la situazine insostenibile creata dai recenti aggiustamenti normativi. Una situazione non facile quella dei medici che si trovano tra l'incudine di normative che ritengono penalizzanti e il martello dell'interesse a "spendere meno" delle Asl, il cha scarica su di loro oneri assicurativi e rischi professionali, con ripercussioni sulla qualità del lavoro per la salute.


A inizio aprile 2016 il Garante della Concorrenza e del Mercato ha anche comunicato di aver aperto un fascicolo per una indagine preistruttoria, proprio sulla segnalazione pervenuta dai medici del San Bortolo, per il rispetto delle regole di libero mercato da parte delle compagnie assicurative. Ora i medici di Obiettivo Ippocrate sono stati convocati in Regione Veneto, per un incontro con l’assessore alla sanità Luca Coletto e il direttore generale della Sanità Domenico Mantoan. «Nell’incontro - spiega il presidente dell'associazione, Zaramella -, tra l'altro reso possibile in tempi rapidi dalla senatrice Erika Stefani e dal consigliere regionale Marino Finozzi, sono state toccate le tematiche che hanno portato alla nascita di Obiettivo Ippocrate e le successive azioni intraprese, che hanno lanciato l’associazione, in brevissimo tempo, ad una visibilità istituzionale nazionale. La tutela delle professioni sanitarie a garanzia della qualità delle cure ai cittadini, la salvaguardia ed il mantenimento degli elevati standard della sanità veneta, sono stati temi di immediata confluenza di volontà ed intenti tra i rappresentanti della Regione Veneto ed Obiettivo Ippocrate». 
 

Alla fine, dice Zaramella, l'assessorato si è impegnato a rendere Obiettivo Ippocrate interlocutore istituzionale riconosciuto dalla Regione per ciò che concerne la responsabilità professionale medica e tutti gli aspetti ad essi connessi, in particolare assicurativi. Si è deciso inoltre di avviare anche un confronto sulle azioni che Obiettivo Ippocrate sta svolgendo a livello nazionale, tra cui le proposte di emendamenti al ddl Gelli sulla responsabilità professionale dell’esercente la professione sanitaria, attualmente all’esame in Senato, le cui ripercussioni, una volta approvato il testo definitivo, interesseranno inevitabilmente anche la sanità regionale.


Zaramella si augura che ora si proceda spediti nel senso voluto da Obiettivo Ippocrate. Occorre, afferma, «assicurare all’esercente la professione sanitaria di poter svolgere con serenità il proprio lavoro, contrastando così l’aumento vertiginoso della medicina difensivistica, o addirittura della “medicina astensionistica”, l’aumento della spesa sanitaria, il calo delle performance clinico-chirurgiche e quindi l’aumento della mortalità». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino