Bonificati i veleni della Orlandi: «Non è mai stata bomba ecologica»

Il sito della Orlandi dismesso
ROSA' - Conclusa la bonifica del sito della "Orlandi Vittorio" di Rosà, noto - anche sotto il profilo giudiziario - per l'inquinamento da solventi...

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ROSA' - Conclusa la bonifica del sito della "Orlandi Vittorio" di Rosà, noto - anche sotto il profilo giudiziario - per l'inquinamento da solventi risalente all'attività della ex Pm Galvanica di Stroppari di Tezze sul Brenta, che aveva intaccato anche la falda acquifera. Il Comune di Rosà - in una nota - spiega che il capitolo si è chiuso dopo i risultati resi noti dalla Conferenza dei Servizi in cui sono state prese in esame le analisi del sito ed il certificato del livello degli inquinanti, risultati al di sotto della media minima di tolleranza prevista per legge.


Una storia durata quasi 10 anni quella della ex industria galvanica di Rosà, venuta alla luce nel 2007 con l'esposto presentato da alcuni residenti, che abitano vicino alla fabbrica. Dalle analisi effettuate dall'Arpav non è successivamente emerso alcuno sversamento sul terreno di cromo esavalente, ma di idrocarburi fuoriusciti da una vasca inserita nel ciclo produttivo di solventi chimici. «La proprietà del sito, indifferente all'ordinanza di bonifica - precisa l'amministrazione di Rosà - ha costretto il Comune ad intervenire su ordine emesso dalla Provincia. Dopo il sequestro dell'area nel 2011, il Comune ha avviato la procedura prevista per legge e nel 2012 ha affidato ad una ditta specializzata l'incarico di redigere il piano di messa in sicurezza del sito, ora giunto alla conclusione. Questa non è mai stata una bomba ecologica - spiega il sindaco Paolo Bordignon - ma l'inquinamento del suolo poteva avere effetti gravi se non si interveniva con decisione. Ci siamo sempre messi a disposizione delle istituzioni agendo con decisione
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Il Gazzettino