VICENZA - Sorge su una vecchia cava d'argilla, tanto che in passato si era temuto per il possibile inquinamento legato alla presenza nel sottosuolo di materiali di...
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Compie 18 anni l'oasi di Casale. Un evento che l'amministrazione, proprietaria del sito, e i gestori del Wwf hanno festeggiato simbolicamente in occasione della giornata delle oasi. Per un giorno molti vicentini sono andati alla scoperta dei 24 ettari di area che sorge a Vienza est, in via Zamenhof. Canneti, stagni, zone umide, vegetazione, boschetti di salici, prati, siepi campestri. E poi uccelli acquatici, rane, pesci, tartarughe. Molti gli esemplari monitorati e fotografati dai responsabili del Wwf. Ma forse pochi visitatori hanno potuto vedere il mignattaio, specie rara di volatile simile all'ibis, che pare essersi affezionato alla zona.
Rifugio di uccelli e non solo
Oltre a flora e fauna, gli ospiti hanno avuto modo di vedere gli ultimi lavori di riqualificazione della struttura, dotata di un centro per le conferenze, punti di sosta e ricreazione, capanni di osservazione, stazione per l'inanellamento dell'avifauna, una torretta di avvistamento e pennelli didattici.
«Dalla nascita, nel 1998, l'oasi si è trasformata - ricorda Carmelo Motta presidente di Wwf Vicenza-Padova e dell'oasi di Casale Alberto Carta -. E' diventata rigogliosa e sempre più frequentata da animali selvatici. Lo spettacolo offerto dalla garzaia, dalle centinaia di uccelli quali garzette, guardabuoi, nitticore, marangoni intenti a nutrire i pulcini è impagabile. Da qualche settimana si segnala la nidificazione del mignattaio, un ciconiforme raro classificato in pericolo dall'Unione mondiale per la conservazione della natura». Motta ricorda il contributo dei volontari: «Sono impegnati sia sotto l'aspetto conservazionistico che sotto quello fruitivo, ad esempio realizzando mascherature protettive, il nuovo capanno di osservazione o l'acquaterrario nel centro visite». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino