Nuovo direttore alla Caritas: don Pajarin al posto di don Sandonà

Alla direzione della Caritas è arrivato don Enrico Pajarin
VICENZA - La Caritas vicentina ha un nuovo direttore. Si tratta di don Enrico Pajarin. Ha preso il posto di don Giovanni Sandonà, che ha lasciato l'associazione di...

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VICENZA - La Caritas vicentina ha un nuovo direttore. Si tratta di don Enrico Pajarin. Ha preso il posto di don Giovanni Sandonà, che ha lasciato l'associazione di contra' Torretti dopo 19 anni di servizio. Il tutto nell'ambito di un piano di riordino delle cariche voluto dal vescovo Beniamino Pizziol.


«A don Sandonà tanta gratitudine per il lavoro in difesa degli ultimi nelle periferie del mondo», comunica la diocesi, che ringrazia don Pajarin «per aver accettato l'incarico». Don Sandonà sarà delegato vescovile per il diaconato permanente. «Volontari, animatori e operatori sono al fianco di don Pajarin, pronti per questo nuovo tratto di strada», aggiunge la Chiesa berica.
 
Quest'ultima dovrà però fare a meno dei frati minori conventuali, che fra meno di un anno lasceranno il tempio di San Lorenzo. Una decisione che, fa sapere la provincia italiana dei minori di Sant'Antonio di Padova, nasce all'interno di un progetto di ridisegno delle presenze francescane conventuali nel Nord Italia, legato alla «preoccupante diminuzione delle vocazioni». «Sono provvedimenti sofferti - sottolinea il superiore provinciale padre Giovanni Voltan - Dobbiamo accettare di essere “pellegrini e forestieri”, che non hanno scelto un luogo, a cui ci si affeziona, ma il Signore e il suo regno».

Il convento di San Lorenzo, di proprietà comunale, fu fondato nel 1280, quando i frati erano già presenti a Vicenza. «Apprendo con dispiacere che i minori conventuali lasceranno convento e chiesa - commenta il sindaco Achille Variati - Hanno rappresentato un riferimento discreto per le coscienze, e non hanno mai mancato di assicurare un aiuto ai più deboli. Hanno inoltre valorizzato i tesori architettonici e artistici, facendo del luogo di preghiera un centro di promozione culturale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino