Caos traffico, proposta di Confindustria per "salvare" la Valsugana

Valbrenta, statale Valsugana
VALBRENTA. Una nuova proposta progettuale di Confindustria per risolvere i problemi che si trascinano da decenni della SS. 47 della Valsugana. In attesa delle decisioni del Cipe...

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VALBRENTA. Una nuova proposta progettuale di Confindustria per risolvere i problemi che si trascinano da decenni della SS. 47 della Valsugana. In attesa delle decisioni del Cipe sul project financing della Nuova Valsugana, lo scorso aprile la Confindustria vicentina e bassanese aveva presentato, a Palazzo Guarnieri, agli amministratori e politici locali e rappresentanti della Regione, una proposta progettuale per l’eliminazione del semaforo di Carpanè, che prevedeva un sottopasso per superare l’intersezione con la statale, nuovo incrocio con la SS. 47 spostato più a nord dove realizzare un nuovo ponte sul Brenta per unire Carpanè a Valstagna, percorsi pedonali protetti e la riqualificazione del lungofiume. A bocce ferme, però, da più parti era stato evidenziato che il problema non era solo quello delle code chilometriche di Carpanè, ma i punti neri dell’importante arteria che collega il Veneto con il Trentino e l’Europa erano molto più numerosi.

Confindustria ha quindi raccolto le istanze del territorio ed ha presentato ai sindaci, con l’intervento delle parlamentari Mara Bizzotto e Manuela Lanzarin, una nuova soluzione progettuale per il tratto di strada, di circa sette chilometri, più disastrato e pericoloso della statale Valsugana, che va dall’ingresso di Solagna a sud, sino a nord di Carpanè. Sono state prospettate delle soluzioni per le tre connessioni delle strade comunali di Solagna con la SS. 47; un nuovo accesso al capoluogo con una rotonda e un tunnel per raggiungere la zona industriale nord di San Nazario; due ipotesi per il punto nero di Carpanè: la prima prevede quanto già prospettato in precedenza, suscitando notevoli perplessità, l’eliminazione del semaforo e la realizzazione di un sottopasso; la seconda contemplerebbe il superamento dell’intero abitato, da contrada Turri all’ex Monopolio dei Tabacchi, in galleria.
Mentre sulle ipotesi formulate per Solagna e San Nazario l’intesa sembra incontrare pareri favorevoli, molto più irte di ostacoli sembrano le soluzioni prospettate per Carpané, sulle quali Confindustria, sindaci e progettista, dovranno riconfrontarsi.
Positiva la volontà emersa tra le parti di trovare uno sbocco ad una situazione che si protrae da decenni e destinata a peggiorare notevolmente, come emerso nell’incontro, al completamento della Pedemontana quando, secondo le previsioni, si riverseranno sulla Valsugana altri 4.000 veicoli.

La considerazione più gettonata: se lo Stato non è in grado di finanziare un intervento complessivo, trovando un accordo sul progetto da sottoporre ad Anas e Regione, si possono eliminare in varie riprese i punti neri con interventi di minore impatto finanziario nell’ambito di un programma modulare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino