NOVE - Più di 700 mila visualizzazioni, un numero incalcolabile di condivisioni social e settanta storie raccontate in cinque video. Sono questi i numeri di...
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Un gruppo di ragazzi del territorio, tra i 23 e i 29 anni, guidati dalla regista bassanese Elena Da Ros, hanno così ideato, scritto e realizzato una serie di brevi documentari su alcuni dei temi di maggior interesse per i giovani: musica, arte, digitale e tecnologia, viaggio e collettivi giovanili.
Brevi filmati di una decina di minuti ognuno, per raccontare in una veste dinamica e originale queste tematiche attraverso le realtà del territorio.
«Il quadro che ne è emerso rivela una generazione attiva e creativa, disposta a lottare per realizzare i propri progetti», racconta la regista.
«Reboot è stata un’avventura personale e di gruppo. Un'esperienza sociale di grande valore che ci ha messo in contatto con realtà a volte sconosciute, creando le basi per nuovi legami e nuovi progetti».
«Reboot è un percorso partecipato con l’obiettivo comune di dare voce e visibilità ai ragazzi, interpretandone il linguaggio e la visione del mondo», ha aggiunto Marco Bertoncello, responsabile di Cre-ta, il centro polivalente per la creatività nato nell'ex caserma “Ai muli” di San Giuseppe di Cassola, dove Reboot è stato sviluppato.
Un prodotto originale e di qualità che ha varcato i confini regionali, aggiudicandosi un posto nella top ten del concorso “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, indetto dalla Provincia di Trento nell’anno appena concluso.
Entusiasta e unanime il parere degli assessori, che hanno parlato del progetto come “dell’ennesima conferma delle potenzialità dei giovani del territorio”.
«Le nostre municipalità devono continuare a collaborare per permettere loro di esprimere questo potenziale», hanno dichiarato. «E quindi, stiamo già lavorando con lo scopo di dare continuità a questa eccezionale esperienza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino