Trento e Bassano firmano il patto per un museo del futuro

Trento e Bassano firmano il patto per un museo del futuro
BASSANO - Il Muse di Trento (foto), tra i principali poli attrattivi del turismo culturale italiano con i suoi 500 mila visitatori l’anno, non è un classico museo...

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BASSANO - Il Muse di Trento (foto), tra i principali poli attrattivi del turismo culturale italiano con i suoi 500 mila visitatori l’anno, non è un classico museo della scienza dove, per intendersi, il visitatore sfila davanti a reperti in vetrina. È un luogo interattivo, dove grandi e piccoli fanno esperienze dirette che coinvolgono tutti i sensi e percorsi avventurosi. È un posto dove le famiglie, in particolare, portano i bambini volentieri anche più volte l’anno perché i piccoli non hanno il tempo di annoiarsi: con il loro zainetto da esploratore ritirabile all’ingresso, contenente la “guida di viaggio”, il binocolo, la lente d’ingrandimento e le matite colorate per risolvere gli enigmi e i giochi proposti piano per piano, si perdono via innamorandosi al contempo della scienza. Sarebbe bello se anche il progetto in cantiere del Polo di Santa Chiara di Bassano, destinato a sede del Museo di Storia Naturale per l’esposizione e la valorizzazione alle collezioni museali naturalistiche di proprietà del Comune, fosse così innovativo. Gli spazi saranno differenti, così come diverso è il territorio che lo ospiterà, al quale inevitabilmente l’offerta didattico-culturale del museo sarà legata. Ma da oggi forse un passo avanti verso questa direzione si è fatto: questa mattina, lunedì 10 aprile, il Comune di Bassano e il Museo delle Scienze di Trento hanno firmato un accordo di partenariato per la messa in sistema delle rispettive risorse. 


Perché proprio il Muse? «Perché sono i migliori e i più vicini» ha risposto semplicemente il sindaco di Bassano Riccardo Poletto, elencando poi gli obiettivi di questa alleanza: «Ottimizzare il progetto espositivo del futuro museo di Storia Naturale della città, realizzare progetti culturali atti a generare flussi turistici tra le due realtà, ma anche definire piani di comunicazione e promozione sinergici tra i due musei per elevarne l’attrattività». Il Museo di Storia Naturale bassanese dovrebbe essere pronto per agosto 2018. «Ma la collaborazione con il Muse - ha specificato la direttrice dei musei di Bassano Chiara Casarin, onorata di lavorare a fianco del direttore del museo trentino Michele Lanzinger - è attiva fin da subito: dalle prossime settimane elaboreremo un programma di collaborazione e sostegno reciproco». «Il museo finito - ha commentato Lanzinger - è solo un punto di partenza, non un punto di arrivo. Il partenariato con la città del Grappa non è inteso come una consulenza sulle esposizioni, ma una riflessione più ampia. I musei infatti sono delle piazze: è l’esperienza quello che conta. Non è sufficiente avere belle vetrine o un bel edificio, ma creare un contesto ispirato e inclusivo, crescere in conoscenza e consapevolezza, modellando il museo sul suo territorio».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino