VICENZA - «La principale mostra su Van Gogh sinora mai organizzata in Italia e tra le più importanti al mondo», l'annuncio fatto da Marco Goldin nei giorni...
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La novità più gustosa riguarda due sale chiuse multimediali, abbastanza ampie (tra gli 80 e i 90 mq), collocate all'interno dello spazio museale, dove saranno proiettati in continuazione altrettanti mini-film da 7-8' sulla vita di Van Gogh: la prima in cui ripercorre i luoghi della sua infanzia in Olanda e la seconda quella dell'esilio in Francia, dove ha dipinto le sue opere, esposte nei musei di tutto il mondo. «Con il regista e i cineoperatori - ha confidato il critico d'arte trevigiano - andremo in Provenza nei prossimi mesi per filmare i luoghi che frequentò ma anche per catturare, se il meteo ci aiuterà, quei segni della natura che hanno ispirato Van Gogh».
Tra gli annunci di ieri anche quello che «il filo conduttore di questo progetto è basato sulle lettere scritte in vita (un migliaio, ndr) dall'artista olandese: noi ne abbiamo prese in considerazione un centinaio, tradotte e raccolte in un libro, non le più importanti della sua vita ma quelle che ci guideranno alla visita della mostra in Basilica». Ieri ne sono state lette due, molto toccanti: una scritta da Vincent alla madre e l'altra ricevuta dal fratello Theo.
Chi pensa che il lavoro di Goldin finisca qui si sbaglia: previsti anche progetti per gli studenti delle scuole di Vicenza e provincia (che potranno visitare la mostra gratuitamente al mattino) e l'allestimento di laboratori rivolti agli stessi ragazzi, ma non solo, con la presenza di attori che all'interno della Basilica e in altre musei della città racconteranno le opere dell'artista in maniera scenica. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino