Gatti torturati e uccisi: spunta una lettera di rivendicazione

La lettera di rivendicazione
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MALO - (v. b.) Una novità, una lettera di rivendicazione, è emersa nelle ultime ore sul caso dei due gatti ritrovati morti, legati alle zampe con fascette da elettricista: il primo in via Monticelli ai primi di novembre, il secondo mercoledì 6 dicembre in via Maroncelli. I due mici probabilmente non sono stati uccisi dalla stessa mano. Mercoledì accanto al micio morto è stato trovato un foglio a quadretti con frasi scritte a mano, in stampatello minuscolo. L’autore rivendica la morte del primo micio e afferma di odiare i gatti e gli animalisti, in particolare i volontari dell’Enpa.


L’anonimo estensore dichiara di avere provato soddisfazione nel leggere su Facebook le reazioni della gente al ritrovamento dei mici seviziati. Nella lettera, che è nelle mani dei carabinieri, l'autore nell’indicare il primo micio ha sbagliato la data del ritrovamento e quindi dovrebbe trattarsi di un mitomane. I carabinieri della compagnia di Schio del maggiore Vincenzo Gardin stanno indagando per risalire sia all’autore della lettera che del responsabile della morte dei felini. La procura col pm  Claudia Brunino ha aperto un fascicolo contro ignoti per maltrattamenti aggravati dalla morte dell’animale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino