Festa della mamma all'Odissea per ricordare Marta Lazzarin

Festa della mamma all'Odissea per ricordare Marta Lazzarin
GIAVERA - Una festa della mamma dedicata a chi ha perso la vita proprio mentre stava per mettere al mondo un figlio. Sarà una giornata speciale domenica alla discoteca...

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GIAVERA - Una festa della mamma dedicata a chi ha perso la vita proprio mentre stava per mettere al mondo un figlio. Sarà una giornata speciale domenica alla discoteca Odissea di Spresiano. Servirà per ricordare Marta Lazzarin, la blogger 34enne originaria di Giavera, morta il 29 dicembre scorso con il bambino che portava in grembo, Leonardo, nell'ospedale di Bassano. Si tratta di una giornata di beneficenza organizzata in collaborazione con la onlus #Marta4kids, l'associazione fondata dal compagno della donna, Christian Cappello, per raccogliere fondi a sostegno della ricerca contro la fibrosi cistica. Un vero e proprio evento.


All'Odissea la giornata si aprirà alle 17 con l'intervento di un rappresentante dell'associazione. Di seguito, ci sarà uno spettacolo con il cabarettista Paolo Favaro e una dimostrazione di ballo con la scuola Urban School. Per la gioia dei bambini, inoltre, ci saranno Masha e Orso, animazioni, truccabimbi e palloncini a volontà. «Nella festa della mamma vogliamo ricordare Marta e Leonardo», spiega Francesca Lazzarin, sorella della 34enne. L'ingresso è stato fissato a 12 euro per gli adulti e 6 per i bambini. Parte del ricavato verrà destinato alla onlus. La stessa per cui sta raccogliendo fondi Christian, partito il 2 aprile da Bassano, giorno in cui sarebbe dovuto nascere il suo Leo, per un viaggio della solidarietà a piedi che lo porterà a percorrere 4mila chilometri su e giù per l'Italia in 324 giorni, facendo tappa in ospedali specializzati nella fibrosi cistica. Adesso si trova a Torino. Non cammina mai da solo. Molte persone seguono il suo percorso su Blogdiviaggi.com, dove Chris scrive tutto quello che gli capita, e si danno il cambio per accompagnarlo per alcuni chilometri. Qualcuno gli allunga anche qualche soldo per la "causa". «Quando per strada ricevo una donazione in contanti, mi giro e la consegno alla prima persona dietro di me, chiedendo se è possibile versarla nel conto della onlus - racconta -. Fino ad ora, tutti i soldi sono stati versati».(( Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino