Nove volontari "combattono" con la neve in paesi isolati delle Marche

Nove volontari "combattono" con la neve in paesi isolati delle Marche
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MAROSTICA -  Sono nove i volontari del 184° Nucleo di Protezione Civile e Cinofili dell’Associazione Nazionale Carabinieri del Marosticense impegnati da sabato scorso a Montemonaco, paese di 700 abitanti della provincia di Ascoli Piceno già martoriato dal terremoto in agosto e ottobre, messo ancora a dura prova da forti scosse e abbondanti nevicate. In questi giorni i volontari non hanno avuto tregua con strade impercorribili da sgomberare, muraglie di neve alte metri da abbattere, una persona dispersa nella notte da soccorrere e altre rimaste bloccate in casa propria da “liberare”. Anche intere famiglie isolate in parte delle 24 frazioni del paese a mille metri di altitudine: terrorizzate, senza energia elettrica, alcune anche senza riscaldamento. Isolate anche perché senza più copertura telefonica. Diversi gli abitanti che sono stati trasferiti dai volontari marosticensi al centro di accoglienza Casa Gioiosa, un’ex colonia divenutaCentro operativo comunale, gestito dalla Regione Veneto. Centro in cui, dopo le ultime forti scosse di mercoledì, sono stati accolti ulteriori trenta sfollati.


A complicare gli interventi le bufere di neve, i mezzi di soccorso sommersi dalla coltre bianca, l’impraticabilità delle strade anche per alberi divelti, ma anche i blackout elettrici e le difficoltà di comunicazione visto che le linee di alcuni gestori sono saltate. Oltre al rischio che lo strato fitto di neve che pesa sulle case già provate dal terremoto provochi nuovi crolli. Un duro lavoro, senza sosta, quello dei marosticensi che hanno collaborato con la locale stazione carabinieri coordinata dal maresciallo Davide Proietti. Un gruppo che ha già operato in altri scenari di emergenza, che può contare anche su due unità cinofile a disposizione sul posto in caso di ricerca persone disperse. “Un plauso ai nostri volontari che avevano già operato sul posto a novembre e a coloro che sono al lavoro in questi difficili giorni: un prezioso contributo il loro”.

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Il Gazzettino