Amleto a Gerusalemme, Paolini sul palco con cast italo palestinese

Marco Paolini
SCHIO – Marco Paolini sabato 30 aprile al teatro Astra chiude la rassegna “Schio Grande Teatro 2015/16” con l’atteso “Amleto a Gerusalemme....

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SCHIO – Marco Paolini sabato 30 aprile al teatro Astra chiude la rassegna “Schio Grande Teatro 2015/16” con l’atteso “Amleto a Gerusalemme. Palestinian Kids Want To See The Sea”. Alle 21 inizia lo spettacolo che vedrà sul palco Marco Paolini assieme a un gruppo di giovani attori palestinesi e italiani.


Amleto a Gerusalemme” è un lavoro che riunisce due grandi protagonisti del teatro italiano del calibro di Gabriele Vacis e Marco Paolini ed è prodotto dal Teatro Stabile di Torino con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La collaborazione con il Ministero sulla spettacolo ha preso il via lo scorso autunno e si è articolata in una serie di laboratori a Gerusalemme con protagonisti giovani attori. “Amleto a Gerusalemme” è un progetto che ha radici lontane, così come la loro amicizia artistica. Lo spettacolo è nato nel 2008 a Gerusalemme, al Palestinian National Theatre di Gerusalemme Est: una scuola di recitazione per ragazzi palestinesi, la cui voglia di lavorare in teatro è più forte dei pregiudizi sociali. Dal 2009 la scuola è proseguita in Italia, con ragazzi attori a lavorare anche con Laura Curino, Emma Dante, Valerio Binasco, Alessandro Baricco e Roberto Tarasco.


Nucleo fondamentale della didattica messa in opera è la schiera, un processo che unisce movimento e attenzione che da tempo è alla base dei lavori del regista: «Schiera – spiega Vacis – è l’esercizio che sto elaborando da molti anni. Insegna a vedere quello che si guarda e ad ascoltare quello che si sente. Saper vedere, sapere ascoltare, è necessario per un attore che voglia essere autore della propria presenza in scena». E la chiave per potere ascoltare e realizzare un percorso teatrale è partire dall’Amleto di Shakespeare, dalla consapevolezza che in esso si scorgono tutte le sfaccettature della vita, complicate dalle esperienze di chi vive in Palestina: i riti di passaggio, il rapporto uomo/donna, il conflitto con la famiglia, le generazioni a confronto, la rabbia, la pazzia e l’amore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino