Manifestazione in piazza per la catastrofe umanitaria del Venezuela

Manifestazione in piazza per la catastrofe umanitaria del Venezuela
BASSANO - Era tra i paesi più ricchi dell’America Latina. Ma da circa tre anni (dopo l’elezione del presidente Nicolás Maduro) il Venezuela è...

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BASSANO - Era tra i paesi più ricchi dell’America Latina. Ma da circa tre anni (dopo l’elezione del presidente Nicolás Maduro) il Venezuela è vittima di una gravissima crisi umanitaria. Sabato 29 aprile i venezuelani residenti in Italia, assieme a chi vuole esser solidale con il Venezuela, scenderanno nelle piazze. Tra le città italiane scelte per l’incontro di protesta (Roma, Napoli, Pachino, Mantova, assieme a un’altra ottantina di città nel mondo) anche Bassano, alle 15 in Piazza Libertà.


L’inflazione in Venezuela oggi, secondo un’analisi realizzata da tre università venezuelane, è arrivata all’800 per cento e l’81 per cento degli abitanti vive in povertà, di cui il 93 per cento non ha abbastanza denaro per comprarsi il cibo. Alla crisi dei beni alimentari primari si aggiunge l’assenza di farmaci: mancano anche quelli di uso comune, che si riescono a reperire solo al mercato nero e ad altissimo prezzo. Per non parlare delle strutture ospedaliere fatiscenti e delle condizioni igienico-sanitarie pessime. Circa il 60 per cento delle donne in gravidanza non riceve adeguata assistenza, così la mortalità per le neo-mamme è cresciuta di cinque volte. Come anche il tasso di mortalità infantile, aumentato di oltre cento volte rispetto al 2016. L’assemblea nazionale ha dichiarato lo stato di crisi umanitaria

I venezuelani residenti all’estero, preoccupati per la vita dei propri parenti, inviano continuamente generi alimentari per far fronte a questa drammatica situazione. La Comunità Venezuelana in Italia, insieme ad altri paesi europei, cerca da tempo di promuovere diverse attività per farsi eco della situazione in cui versa il Venezuela, inoltrando anche molte denunce per violazione dei diritti umani. Eppure se ne parla pochissimo. Sabato, allora, le piazze si popoleranno proprio per spiegare e denunciare apertamente quello che la maggior parte dei giornali e delle televisioni stanno ignorando. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino