VALBRENTA. Una location straordinaria per il nuovo spettacolo di cabaret ‘Radio MonaMur’ del duo comico «Gli Instabili». Sabato 15, alle 21, il teatro...
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‘Radio MonaMur’ nasce sulla scia di un programma radiofonico d’intrattenimento umoristico condotto dagli instabili Enrico Ceccon e Giancarlo Beraldin, comici della Valbrenta sulla breccia da quasi 40 anni. «Convinti che fra teatro e vita reale non vi sia una gran differenza quando l’ironia sa trasfigurare le cose ed accettarle con divertito distacco - secondo il duo - lo spettacolo, come i precedenti, ha come filo conduttore il vivere quotidiano». ‘Radio MonaMur’ propone così sul palcoscenico una variegata accozzaglia di divertenti personaggi, loro malgrado protagonisti di vicende curiose scaturite dalla cronaca di tutti i giorni.
«Un salotto dove notizie particolari sono commentate da tuttologi, conduttori e ospiti, quantomeno originali, che sentenziano e pontificano al microfono rispondendo alle domande del presentatore di turno - spiegano Enrico e Giancarlo. - Dalla fondatrice di uno dei tanti ‘enti inutili’ per la protezione degli artisti di strada, al contadino alle prese con il ‘coniglio di compagnia’; dall'allenatore di calcio inventore di una tecnica rivoluzionaria, al politico che mantiene le promesse fatte ai propri elettori. E ancora altri personaggi che, coinvolgendo il pubblico, lo rendono protagonista dello spettacolo».
Dai primi passi come attori-autori nel 1978 nella piccola compagnia teatrale paesana, nel 2003 nasce il duo comico «Gli Instabili». Dopo il brillante esordio con lo spettacolo in dialetto veneto «VenEtesimo Secolo», sono seguiti poi «Ghe xe poco da ridere», «Né arte né parte» e «TeNpi moderni».
La Tagliata della Scala e la Tagliata delle Fontanelle fanno parte del complesso fortificato costruito tra il 1892 e il 1895, con funzione di tagliata stradale sulla rotabile Primolano-Fastro. Consisteva nella parte inferiore di una batteria in casamatta, una piattaforma per artiglieria ed una guarnigione di 200 uomini. La Tagliata delle Fontanelle, invece, prevedeva una batteria, con una guarnigione di 40 militari. Entrambe le opere, inutilizzate nel conflitto, furono gravemente danneggiate durante la ritirata sul Grappa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino