VICENZA - Niente lezioni, né verifiche. A scuola va in scena un processo. Anzi due. Due processi penali nientemeno che contro l'Europa. E' successo il 15...
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Sul banco degli imputati l'Unione europea e le sue istituzioni. Accusa e difesa erano impersonate dai ragazzi del Fogazzaro e da quelli dei licei Canova e Quadri, mentre la giuria era composta da studenti di altri istituti. Giudice di entrambe le udienze era Gaetano Campo del tribunale di Vicenza.
Insomma, nulla è stato lasciato al caso in una simulazione che, oltre a trattare un tema più che mai attuale, faceva parte del progetto educativo di alternanza scuola-lavoro curato dall'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea Istrevi “Ettore Gallo” nel 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma. «Scopo dell'iniziativa era riscoprire, con un approccio critico, le ragioni per rilanciare le istituzioni - ha commentato Giacomo Possamai, consigliere comunale delegato alle politiche giovanili - Dobbiamo ripartire dai ragazzi se vogliamo che l'integrazione dell'Europa trovi nuovo slancio».
Il processo è stato l'atto finale di un percorso che, durante l'anno, ha visto gli studenti prepararsi sull'argomento attraverso giornali, questionari e lo studio della legislazione comunitaria. Accanto a loro, i tutor di Istrevi Marina Cenzon e Paolo Pozzato, l'esperto Giorgio Anselmi, e gi avvocati Gianni Cristofari e Michele Stratta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino