La Ferrari di Davide Rigon "frena" alla 24 Ore di Daytona in Florida

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THIENE - Una 24 Ore di Daytona magra sotto il profilo del risultato per Davide Rigon e i compagni Fisichella-Vilander-Beretta, ma non del potenziale espresso dall’equipaggio...

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THIENE - Una 24 Ore di Daytona magra sotto il profilo del risultato per Davide Rigon e i compagni Fisichella-Vilander-Beretta, ma non del potenziale espresso dall’equipaggio del team Risi Competizioni e dalla nuova Ferrari 488 GTE, nonostante il battesimo di fuoco nelle competizioni. Un sesto posto finale condizionato dal tamponamento subito da parte di una Ford nelle prime ore del mattino.


La gara corsa in Florida, valida anche come prima tappa dell’Imsa SportsCar Championship, è iniziata sotto la pioggia, con Fisichella e Vilander che animano le prove libere. In occasione del turno di qualifica, con pista asciutta, Davide copre i suoi primi tre giri per iniziare a conoscere la pista in vista della maratona. La prima parte di gara scorre via veloce con la Ferrari 488 numero 62 determinata a rimontare occupando le posizioni di vertice, fino alle 6 del mattino quando Beretta viene tamponato dalla Corvette. I commissari attribuiscono la colpa al monegasco, penalizzando la vettura con un drive-through facendo precipitare l’equipaggio in ultima posizione.


L’episodio decisivo avviene durante lo stint di Fisichella, tamponato dalla Ford. L’incidente rovina il diffusore posteriore costringendo la Ferrari a una lunga sosta ai box. Nonostante l’ottimo lavoro dei meccanici il danno è importante e le prestazioni della 488 sono definitivamente compromesse. “Come ogni 24 Ore, è stata una gara veramente tosta – ha commentato Davide Rigon - ma sono soddisfatto sia per l’affidabilità della Ferrari 488 che per le mie prestazioni, guidando complessivamente per quasi 8 ore. Purtroppo il risultato finale è stato compromesso dal tamponamento della Ford che ci ha rovinato l’aerodinamica. Durante la sosta abbiamo tolto il fondo, intervenendo sull’ala posteriore per compensare il carico perso sacrificando quindi  la velocità nei rettilinei, con la conseguenza di alzare il ritmo di 2” secondi. Parliamo di una vettura molto delicata in cui ogni profilo aerodinamico ha un ruolo importante. Mi sono trovato molto bene con Fisichella e Vilander a cui auguro un buon proseguimento di campionato. Non avevo mai guidato insieme a loro. La mia stagione nel World Endurance Championship inizierà invece a Silverstone il prossimo 17 aprile”.
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Il Gazzettino