Invasione di cimici, ma niente disinfestazione: «Non pungono».

La cimice asiatica sta danneggiando le coltivazioni del territorio
VICENZA - E' un'invasione. Sotto le finestre, sui davanzali, sotto le porte, sulle tende. Da diversi giorni molti vicentini sono costretti a fare i conti con le...

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VICENZA - E' un'invasione. Sotto le finestre, sui davanzali, sotto le porte, sulle tende. Da diversi giorni molti vicentini sono costretti a fare i conti con le cimici.


Rispetto a quelle “nostrane” di colore verde, sono marroni, un po' più piccole e soprattutto voraci. Ne sanno qualcosa gli agricoltori, preoccupati per le coltivazioni. «In un anno le devastazioni si sono moltiplicate», ammettono. Danneggiati soprattutto frutteti e ulivi, in particolare quelli sui colli Berici. «C'è apprensione - sottolinea Andrea Cavazza della sezione viticoltori di Confagricoltura Vicenza - Secondo me l'incremento arriva al 70%. Non hanno fatto danni all'uva, ma temiamo che con la prossima stagione possano cominciare a dare problemi».

In Italia la cimice asiatica - che si riproduce quattro volte - è giunta seguendo le vie commerciali, intrufolandosi in scatoloni, cassette e bancali. Ora, con l'arrivo dell'autunno, cerca riparo nelle case, diventando un ospite invadente e fastidioso. In città tuttavia non scatterà alcuna disinfestazione. «L'insetto non è dannoso per l'uomo in quanto non punge e non trasmette malattie», spiega il settore ambiente e tutela del territorio.


Come liberarsene allora? Il tema sarà al centro di un incontro previsto il 28 ottobre alle 21 al museo archeologico di Santa Corona. Innanzitutto va ricordato che le cimici se minacciate o schiacciate emanano un odore sgradevole. Per impedirne l'annidamento, gli esperti spiegano che è utile installare le zanzariere alle finestre e sigillare le prese d'aria. I momenti migliori per catturarle sono le prime ore del giorno e quelle serali, quando a causa delle temperature basse sono intorpidite e sfuggono con maggiore difficoltà. Per eliminarle, il settore ambiente consiglia di non usare l'insetticida, ma vasetti o altri contenitori e di immergerle in una soluzione di acqua saponata perché il sapone impedisce il galleggiamento. Per rimuovere gli insetti dai cassonetti delle finestre o dalle parti posteriori dei mobili si possono utilizzare strumenti a vapore per la pulizia della casa. Roberto Battiston e Giuseppe Tescari, i due entomologi presenti alla conferenza programmata al museo, precisano che negli ultimi anni «nell'entomofauna veneta sono comparse anche specie mediterranee di cavallette e mantidi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino