Infermeria e assistenza 12 ore su 24: ecco la quinta medicina di gruppo

In Riviera Berica la nuova medicina di gruppo assiste 9mila utenti
VICENZA - Assistenza per 12 ore al giorno, ritiro delle impegnative via internet o telefono, infermeria e condivisione delle cartelle cliniche dei pazienti tra i medici di...

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VICENZA - Assistenza per 12 ore al giorno, ritiro delle impegnative via internet o telefono, infermeria e condivisione delle cartelle cliniche dei pazienti tra i medici di base. Si chiama medicina di gruppo. Vede i medici riunirsi per offrire a rotazione una presenza più assidua nei quartieri, con orari estesi anche per piccole urgenze. Cinque le realtà attive sul territorio dell'Ulss 6 per un totale di 46mila utenti. L'ultima è nata pochi giorni fa in Riviera Berica, a sud del capoluogo. Battezzata “Insieme per la salute”, serve oltre 9mila pazienti della zona e di Arcugnano. Sette i medici coinvolti. Si tratta di Enrico Professione, Fabio Rossi, Federico Balbo, Paolo Soave, Giorgio Da Rin Betta, Amos Gabbana e Elena Costa.

 
La sede principale, in via Salvemini, è ricavata in un immobile messo a disposizione dal comune e comprende 5 studi, un locale polivalente e due ambulatori infermieristici, oltre all'area di attesa e alla segreteria. «Quello per il potenziamento dell'assistenza di base era un impegno che la direzione aveva preso all'inizio dell'anno», sottolinea il direttore generale dell'Ulss 6 Giovanni Pavesi.

Su questo fronte è in prima linea anche l'Ulss 5, con 38mila utenti che possono beneficiare di un'assistenza di base diversa rispetto al passato. «L'obiettivo è portare vicino a casa gli ambulatori per le medicazioni, senza più la necessità di recarsi al pronto soccorso per un codice bianco - aggiunge Salvatore Barra, direttore dei servizi sociali e della funzione territoriale dell'Ulss 6 -. Con la continuità assistenziale, i pazienti fragili o cronici che richiedono attenzioni continue non dovranno più fare la spola tra casa e ospedale per il monitoraggio e il mantenimento delle terapie». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino