Indagato ufficiale giudiziario per 60 mila euro spariti dal tribunale

Indagato ufficiale giudiziario per 60 mila euro spariti dal tribunale
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VICENZA - Per peculato è stato indagato un ufficiale giudiziario da molti anni in servizio al tribunale di Vicenza. L’altra mattina la guardia di finanza ha perquisito l’ufficio e l’abitazione di Nicola D’Ambrosio, 66enne residente ad Arzignano in via Coffele, come scrive Il Giornale di Vicenza. Per l’accusa si sarebbe appropriato di una somma di 60 mila euro anziché versarla nella cassaforte del tribunale. Su ordine del giudice Cristina Arban all'uffciale giudiziario sono stati sequestrati documenti trovati a casa e 60 mila euro da un conto corrente. L’accusato contesta l’ipotesi formulata della procura, sostenendo di essersi accorto a suo tempo di un ammanco e di averlo comunicato ai superiori e di non essersi intascato un euro. I fatti contestati risalgono al 2014 quando Nicola D’Ambrosio era responsabile dell’Unep (ufficio in cui circolano ancora contanti per pignoramenti degli ufficiali giudiziari). Il funzionario nel suo ruolo registrò una serie di ammanchi, segnalati ai diretti superiori per dare il via a un’indagine da parte dall’ispettorato generale del ministero della Giustizia che rilevò un ammanco di 66 mila euro tra febbraio e ottobre 2014. L’ammanco costò a Nicola D’Ambrosio un provvedimento disciplinare, una sospensione di 11 giorni perché da responsabile doveva controllare con maggiore attenzione. Cosa che indusse il funzionario a dimettersi dall’incarico  per svolgere le mansioni di ufficiale giudiziario. Attraverso successive indagini bancarie la procura e la guardia di finanza scoprirono che nel corso del 2014 Nicola D’Ambrosio aveva depositato in contanti circa 60 mila euro in un conto corrente. Un importo pari a quello sequestrato. Sono in corso altre verifiche di natura patrimoniale sul conto dell’indagato che si professa innocente.

 
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Il Gazzettino