VICENZA - Dopo la siringa conficcata sul tronco di un albero e i tossicodipendenti sorpresi a bucarsi poco lontano da una pattuglia della polizia, ecco il cane con l'ago nella...
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Sotto accusa la sicurezza di un luogo un tempo frequentato da famiglie e bambini e ora, secondo il popolo dei social, «invaso» da spacciatori e tossicodipendenti. C'è chi chiede il pugno di ferro e chi invoca azioni drastiche per restituire il parco ai vicentini. Poco tempo fa, come denunciato dai consiglieri comunali di Idea Vicenza Francesco Rucco e Gioia Baggio, due siringhe erano state trovate su una panchina di fronte alla scuola Da Porto, a San Marco.
Il comune risponde raddoppiando i turni del servizio antidegrado della polizia locale, chiamata a sorvegliare non solo Campo Marzo, ma anche giardini Salvi e aree limitrofe. «In questa lotta non siamo secondi a nessuno fra i capoluoghi di provincia del Veneto, pur potendo contare su un numero di agenti inferiore in proporzione agli abitanti - osserva l'assessore alla sicurezza Dario Rotondi -. Se il parlamento ci affidasse maggiori poteri, saremmo pronti a esercitarli tutti per essere più efficaci, ma attualmente disponiamo di strumenti inadeguati e non possiamo inventarci ordinanze farlocche, passibili di ricorsi che portano a sconfitte dell'amministrazione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino