Raccolta firme per la modifica alla Spv: «Fate quei 300 metri di bretella»

Il sindaco Paola Lain appoggia la raccolta firme dei cittadini
MALO - Il Comune ha preso posizione critica sulla Pedemontana per la sicurezza del traffico. Attraverso una nota ufficiale ha operato una richiesta indiretta di modifica del...

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MALO - Il Comune ha preso posizione critica sulla Pedemontana per la sicurezza del traffico. Attraverso una nota ufficiale ha operato una richiesta indiretta di modifica del progetto: «Quella della Superstrada Pedemontana Veneta rischia di diventare una guerra non solo di carte bollate, ricorsi, espropri, cantieri fermi e aziende in difficoltà. Anche i cittadini ora fanno sentire la propria voce e l’amministrazione comunale maladense non può che farsene interprete». È questo il messaggio che Paola Lain e Roberto Danieli, sindaco e assessore ai lavori pubblici, hanno diffuso per sostenere la raccolta di firme che i cittadini della frazione di San Tomio hanno messo in atto per chiedere la ripresa dei lavori per la realizzazione del primo tratto della “bretella di soccorso”.


«Si tratta di una parte esigua di lavori - spiega Danieli - che si può riassumere in 300 metri lineari di strada che a partire da via Fondomuri si collega sulla Provinciale 46 con due piccole rotatorie. Una richiesta che avevamo presentato all’assessore regionale Elisa De Berti e al dirigente regionale responsabile Rodolfo Fasiol lo scorso 21 febbraio. Ma che non ha finora sortito gli effetti desiderati. Sottolineo che sono decine gli incontri attraverso i quali, da inizio mandato, l’amministrazione comunale ha cercato in tutti i modi di sensibilizzare gli interlocutori sulla situazione di emergenza nella quale versa la viabilità del centro di San Tomio, in particolare per ciò che concerne il traffico pesante, ora incrementato dalla presenza dei mezzi d’opera». La rabbia dei residenti a San Tomio, che ha fatto scaturire la raccolta di firme, riguarda le centinaia di camion che quotidianamemte raggiungono o partono dal centro abitato, mettendo in pericolo la salute e la sicurezza dei cittadini, in particolare bambini e anziani. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino