Sponsor insolventi, il Giro è col buco e il municipio apre ancora il portafogli

Il sindaco Achille Variati e Matteo Marzotto del comitato di tappa all'Olimpico in occasione del saluto alla corsa in rosa
VICENZA - Doveva essere una vetrina per città e provincia, ma si è rivelata un salasso. Più oneri che onori per le due tappe vicentine del Giro d'Italia. ...

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VICENZA - Doveva essere una vetrina per città e provincia, ma si è rivelata un salasso. Più oneri che onori per le due tappe vicentine del Giro d'Italia.

Per coprire le spese della corsa in rosa - che ha attraversato il territorio il 21 e 22 maggio - l'amministrazione di palazzo Trissino ha dovuto assegnare al Comitato organizzatore altri 70 mila euro, che vanno ad aggiungersi ai 35 mila già sborsati in primavera. Totale: 105 mila euro.

Colpa del maltempo, ma non solo. La perturbazione che si era abbattuta in quei giorni su Vicenza - l'arrivo a Monte Berico era avvenuto sotto un autentico nubifragio - ha fatto salire non poco i costi dell'organizzazione dell'evento. E' stato necessario, per esempio, potenziare i controlli delle forze dell'ordine lungo le strade. Per non parlare della modifica del percorso: la tappa del 22 maggio inizialmente doveva transitare per la tangenziale, ma all'ultimo momento si è optato per il centro città.
Non è finita. All'ultimo momento è venuta a mancare l'adesione di alcuni sponsor "per le difficili condizioni del mercato e del contesto sociale". A tutto questo va aggiunta l'attività di promozione per la candidatura di Vicenza ai Campionati del mondo di ciclismo del 2020.


Complessivamente il costo della manifestazione è stato di 300 mila euro. Il presidente del Comitato Matteo Marzotto aveva chiesto contributi per 130 mila euro, ma il comune "ha ritenuto più congruo" erogare 70 mila euro. "Le pessime condizioni atmosferiche, particolarmente avverse anche nelle giornate precedenti all'arrivo a Vicenza, hanno costretto il Comitato organizzatore a ridurre le serate pubbliche con la partecipazione di atleti ed esperti del settore, con una penalizzazione di presenze nell'area attrezzata in Campo Marzo - spiega l'assessore alla formazione Umberto Nicolai -. Nella giornata dell'arrivo di tappa, proprio a causa del maltempo, si è reso necessario un potenziamento dei servizi d'ordine di assistenza e sicurezza lungo le strade e soprattutto sul tratto finale verso la salita di Monte Berico". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino