Gioco d'azzardo, è allarme: 40mila studenti vivono in dipendenza Scuole, premiati Pasini e Remondini

Il gruppo di insegnanti del Remondini di Bassano del Grappa
VICENZA - I premi, suddivisi per categoria, sono andati a Francesca Sisinna, docente di diritto ed economia politica dell'istituto tecnico Pasini di Schio, e ad Alberto...

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VICENZA - I premi, suddivisi per categoria, sono andati a Francesca Sisinna, docente di diritto ed economia politica dell'istituto tecnico Pasini di Schio, e ad Alberto Bevilaqua, insegnante del Remondini di Bassano del Grappa. La prima scuola si è distinta per il progetto «Gioco malato, legalizzato» che affrontava il tema dell'azzardo attraverso attività destinate agli studenti, mentre la seconda, con «Impariamo azzarda…mente» ha proposto un lavoro con metodologie didattiche innovative, come l'apprendimento cooperativo e l'utilizzo di applicazioni informatiche.


I premiati

All'Ulss 6 di Vicenza si è concluso il concorso «Una mossa vincente», promosso dalla Conferenza dei sindaci per la prevenzione del gioco d'azzardo nelle scuole. Cinque gli istituti in gara: oltre ai due vincitori, c'erano lo Scotton di Bassano, il Marzotto di Valdagno e il Centro provinciale per l'istruzione degli adulti di Vicenza.
Il gioco, in effetti, è diventato un'emergenza sociale anche nel territorio. I dati parlano chiaro. Secondo una ricerca condotta dal consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Idc-Cnr), il 39% degli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni - oltre 900 mila - gioca d'azzardo. Numeri che, tradotti nella realtà vicentina, vedono coinvolti 40 mila studenti della stessa età. Di questi, 15.500 hanno giocato d'azzardo almeno una volta nell'ultimo anno e 3 mila sono a rischio o con un problema di dipendenza.

Secondo lo studio, sono più attratti dalle scommesse i maschi. Tra le tipologie di gioco, in testa si collocano i «gratta e vinci», seguiti dalle scommesse sportive, bingo, tombola, e totocalcio. Non mancano quelli che giocano a carte, ai videopoker e alle slot. Tra i luoghi scelti, spiccano bar e tabaccherie (44%), ma anche le sale scommesse (29%). Non solo: il 35% gioca d'azzardo a casa propria o di amici e il 17% gioca online.
Di qui il concorso dell'Ulss 6, che voleva invitare gli insegnanti a elaborare attività formative in grado di spiegare agli alunni i pericoli del gioco.


A valutare i lavori c'erano, tra gli altri, Giuseppe Danieli, presidente della Conferenza dei sindaci dell'Ulss 6 e Vincenzo Balestra, direttore del dipartimento per le dipendenze. L'atto conclusivo dell'iniziativa è andato in scena nei giorni scorsi nell'aula magna della scuola infermieri dell'ospedale San Bortolo. «Abbiamo voluto trasmettere il messaggio di prevenzione durante l'insegnamento delle materie ordinarie - ha detto Balestra - Questo ha consentito di mettere a punto proposte di attività originali e significative». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino