L'ing.Bergamin muore all'improvviso, l'ambiente nei temi del suo impegno

L'ing.Bergamin muore all'improvviso, l'ambiente nei temi del suo impegno
CASSOLA - Si è spento all'improvviso, a 53 anni, per un malore letale, un'emorragia fulminea che lo ha stroncato. E' morto Giampaolo Bergamin, già...

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CASSOLA - Si è spento all'improvviso, a 53 anni, per un malore letale, un'emorragia fulminea che lo ha stroncato. E' morto Giampaolo Bergamin, già consigliere comunale di Cassola per un paio di legislature, consigliere provnciale con i Verdi, ingegnere che aveva trovato impegno sui temi dell'ambiente e della viabilità.


Foto dall'archivio del Gazzettino

Bergamin ha cessato di vivere all'ospedale di Vicenza, dove era stato ricoverato dopo la crisi improvvisa. Una morte che ha colpito la comunità cassolese che ben lo conosceva. Bergamin dagli anni '90 in poi non ha mancato di alzare la voce sulle questioni scottanti del territorio, come quella della cava discarica di via Andolfatto, gigantesca voragine riempita in due e due quattro con rifiuti produttivi e poi ricoperta e dotata di impianto di combustione dei gas, da lui considerata una bomba ambientale con la nascita di un comitato e manifestazioni di protesta, raccolte firme, manifestazioni con i militanti dotati di mascherine. L'ingegnere di Cassola ha poi sviluppato una forte competenza sul tema della superstrada pedemontana, anche come professionista dedicatosi ai temi trasportistici, fautore di un ammodernamento della tratta di tangenziale esistente senza eccessivi impatti sul territorio.

Politicamente cresciuto nell'ambito cattolico socialmente impegnato, è stato negli ultimi anni vicino alla "svolta" renziana, partecipando fin dalla prima agli anni della rottamazione alla Leopolda e agendo sul territorio bassanese. I rapporti con il Pd si raffreddarono dopo la decisione di appoggiare, alle ultime amministrative, la candidata Pasinato. Giampaolo Bergamin ha sempre alternato periodi di impegno poltico ad altri nei quali si è dedicato esclusivamente al lavoro, e ultimamente aveva scelto quest'ultima soluzione, in attesa probabilmente di tornare a far sentire le sue proposte sul territorio.


Lascia la moglie Maria Stella, insegnante alla scuola primaria, le figlie Rosalia, Giulia, il papà Luigi, ex carabiniere con l'aiuto del quale iniziò, molto giovane, le prime "battaglie" per la legalità, i fratelli Gabriele e Luciano, i suoceri Assunta e Filippo. I funerali si svolgono mercoledì 20 aprile, alle 16, nella chiesa parrocchiale di Cassola. La salma giungerà dal San Bortolo di Vicenza e poi verrà tumulata nel cimitero di Cassola. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino