Frana in Valbrenta. Nella notte evacuate 13 persone

Valbrenta frana località Collicello
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VALBRENTA. Un forte boato ha allertato la notte scorsa gli abitanti della Valbrenta. L’allarme, considerate le avverse condizioni meteo e la situazione di allerta che attanaglia l’Italia intera da alcuni giorni, è scattato in seguito ad un pauroso fragore, avvertito dagli abitanti di Cismon del Grappa proveniente dall’altra sponda del fiume Brenta, in località Collicello, in territorio di Valstagna, entrambi comuni da qualche mese fusi nel nuovo ente di Valbrenta, causato da un possibile franamento come già verificatosi nell’area in passato. Sono stati subito allertati sia gli amministratori comunali, che i vigili del fuoco di Vicenza e Bassano del Grappa che sono giunti in loco, con l’assessore alla protezione civile Alberto Cavalli e con l’ausilio di un faro hanno cercato d’individuare le possibili cause del sinistro boato che aveva allarmato la popolazione. «Non potendo accertare, data la zona impervia e il buio, la pericolosità dell’evento - ha informato l’assessore Cavalli, - è stato deciso per motivi precauzionali di far evacuare le quattro famiglie, 13 persone, che si trovavano nell’area interessata. Alcuni sono stati ospitati presso parenti, per altre nove persone è stata trovata una sistemazione da parte del comune».

 


Alle prime luci del mattino sul posto l’assessore e i vigili del fuoco hanno ispezionato la zona riscontrando che il distaccamento si era verificato dalla parete rocciosa che sta alle spalle dell’abitato della contrada di Collicello, in faccia alla chiesa della borgata, comunque lontano dalle abitazioni. Successivamente è stato effettuato un sopralluogo con l’elicottero che ha consentito di accertare l’entità del distaccamento in una zona già in passato teatro di altre cadute di massi. «Non essendo stato riscontrato alcun pericolo per la popolazione - ha assicurato l’assessore Cavalli, - le famiglie hanno già potuto rientrare nelle loro abitazioni e sarà dato incarico ad un geologo di monitorare la situazione per stabilire eventuali interventi per mettere in sicurezza l’area.» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino