MAROSTICA - Tutto è partito da un’inserzione sul sito di annunci tra privati Subito.it di una quarantenne marosticense che voleva vendere un suo orologio Rolex....
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I fatti cominciano lunedì 7 novembre, quando offerente e acquirente s’incontrano personalmente in un bar di Dueville per lo scambio, dopo il contatto telefonico. Dalla Rosa si è presentato quale persona referenziata sfoggiando, oltre al suo carisma, una carta d’identità falsa, creata facendo un collage tra un documento smarrito di un altro uomo (per la parte delle generalità) e la sua stessa carta d’identità (solo la parte con la foto). Più un finto tesserino del Ministero della Difesa con il quale si spacciava per poliziotto per legittimare il tutto. La donna, convinta, ha accettato lo scambio con un assegno di 2800 euro nominali postdatato al 9 novembre, poi risultato appartenente a matrice rubata.
La truffata si è accorta dell’inganno solo a distanza di un giorno e si è rivolta per la denuncia ai Carabinieri della Stazione di Marostica, i quali però le hanno esposto la necessità di avere ulteriori particolari ed eventuali nuovi contatti per identificare l’autore della truffa. Ma non c’è stato bisogno di attendere molto perché lo stesso Dalla Rosa, contento della prima conquista, ha ricontattato la vittima della truffa per chiederle se avesse altri orologi da vendergli. A quel punto è scattata la trappola dei Carabinieri di Marostica, in collaborazione con la marosticense.
Stabilito il prossimo incontro in un bar di Piazza Castello di Marostica, mercoledì la donna si è presentata con la madre 62enne ed un altro orologio prezioso, mentre il truffatore con un altro assegno della medesima matrice rubata di 3000 euro. Usciti dal locale, Dalla Rosa è stato identificato e placcato dai carabinieri in borghese a fatica, dal momento che il ladro aveva già tentato di sparire tra la folla e, una volta preso, aveva cercato di usare mosse che conosce di kick boxing. Arrestato in flagranza per truffa aggravata e sostituzione di persona, è stato posto in attesa dell’udienza di convalida.
I carabinieri hanno trovato in suo possesso anche altri documenti artefatti ed un blocchetto degli assegni dal quale ne risultano staccati altri 8, indice di probabili truffe ai danni di altre vittime: l’Arma per questo raccomanda a chiunque abbia subito truffe simili, da questa persona o da altri soggetti, di farsi avanti senza vergogna. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino