Sparite, azzerate. Come se non ci fossero mai state. Sono bastati sette giorni per non vedere più traccia di Pfas nell'acqua di Lonigo, il paese vicentino al centro...
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Il che significa che tutti i composti perfluoroalchilici, che tanto spaventano per le conseguenze che potrebbero avere sulla salute, sono scesi al di sotto del limite nell'arco di pochi giorni. La sperimentazione, come fa sapere sempre Arpav, è stata attuata nell'impianto di via dell'Artigianato e i valori sono stati verificati in laboratorio. Una settimana di filtri e tutto sembra rientrato nella norma. «Una tendenza positiva che entro pochi giorni riguarderà tutti gli impianti» dice Nicola Dell'Acqua direttore generale di Arpav che ieri si è incontrato con il governatore Luca Zaia a Treviso per illustrare i risultati ottenuti.
LA RIUNIONE
Proprio nel giorno in cui a Palazzo Ferro Fini si è riunita la commissione sui Pfas che ha ascoltato i direttori degli acquedotti e dei consigli di bacino del territorio incriminato. «Una giornata positiva per la Commissione d'inchiesta regionale sui Pfas» ha dichiarato al termine dei lavori il presidente Manuel Brusco forse ancora ignaro dei risultati usciti dai laboratori Arpav. Parla infatti di coordinamento tra Regione, Ministero e territorio e di essere pronti ad attuare i progetti disponibili per portare acqua pulita nelle case. Già nella mattinata il governatore Luca Zaia aveva preannunciato: «Ora stiamo lavorando ad un progetto di cui non posso anticipare nulla che riguarda il Pfas free». Ma quello che non anticipa il presidente lo fa l'Arpav che parla di «Pfas zero». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino