«Sei una fannullona»: figlia 19enne denuncia il papà che la rimprovera

Casa in disordine
VICENZA – Non è reato rimproverare un figlio fannullone. Lo ha stabilito il tribunale berico con il giudice Massimo Gerace che ha assolto con formula piena un padre...

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VICENZA – Non è reato rimproverare un figlio fannullone. Lo ha stabilito il tribunale berico con il giudice Massimo Gerace che ha assolto con formula piena un padre finito a processo per maltrattamenti in famiglia.  Protagonista della vicenda, come riporta il Giornale di Vicenza, è Luigino Poscoliero, 50 anni, residente in città, denunciato dalla figlia Stefania. I maltrattamenti sarebbero avvenuti dal 2012 al 2015, quando la figlia allora 19enne denunciò il padre.


L’uomo avrebbe rimproverato più volte la figlia, ritenendola pigra e svogliata: al rientro dal lavoro trovava spesso la casa in disordine e nulla di pronto per la cena. Una situazione che faceva arrabbiare Luigino Poscoliero pronto a rimproverare la ragazza, che non lavorava e aveva libera l’intera giornata per mettere in ordine la casa e preparare la cena. Nel processo l’imputato difeso dall’avv. Nicola Guerra ha asserito che rimproverava la figlia per spronarla a impegnarsi, a non essere pigra e svogliata. Tesi difensiva accolta dal giudice che ha assolto il papà perché il fatto non sussiste. L’uomo era stato denunciato anche per lesioni: il 28 ottobre 2015, l’avrebbe presa a schiaffi  e per il collo, ma la figlia ha poi ritirato la querela. I rapporti tra padre e figlia che vivono in luoghi diversi ora sono buoni.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino