VICENZA - «Erano tanti anni che quell'uomo terrorizzava la mia famiglia. Mia figlia temeva che prima o poi l'avrebbe uccisa. È sconvolgente, nulla ha potuto...
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Dopo averla uccisa, il marito Zoran Lukijanovic, 41 anni, ha raggiunto a piedi la sua auto, posteggiata poco lontano, e si è messo in marcia verso Orgiano e alle 9 ha suonato al campanello della sua vecchia abitazione, dove c'erano la bimba di 6 anni, che lui non vedeva da tempo, e sua suocera. È stata lei a sentire il campanello, a scorgere con orrore il profilo del genero e a non aprire. Quindi avrebbe contattato la figlia, senza ricevere risposta; non sapeva che era già morta.
Poco dopo Zoran si è allontanato, fuggendo verso la morte per completare quel folle piano che aveva in testa quando, armato di pistola, è tornato in Italia dalla Serbia, dov'era latitante. Ed è passata ancora qualche decina di minuti quando i carabinieri si sono presentati in via XXV Aprile per mettere in sicurezza nonna e bambina. In giro c'era un killer armato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino