BASSANO - A Incontri senza censura si dice il peccato e anche il peccatore. Vizi cardinali. Alti prelati del Vaticano, molto vicini a papa Francesco, per anni hanno...
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Giovedì 6 aprile alle 20.45, il parterre della storica libreria ospita una delle penne italiane più coraggiose, inviato speciale de “l’Espresso”. In passato ha scritto inchieste per il Corriere della sera e per Il Mattino. Fittipaldi nel 2015, sempre con Feltrinelli ha pubblicato il libro Avarizia, tradotto in vari paesi e, in seguito a quella pubblicazione è stato accusato dalla Santa Sede di aver divulgato segreti di stato, ed è stato messo sotto processo in Vaticano. Una vicenda seguita dai media di tutto il mondo che si è conclusa con pieno proscioglimento il 7 luglio 2016. Insieme a Marco Lillo ha firmato articoli sulle case dei politici vendute da società pubbliche con mega sconti e inchieste sugli scandali sessuali del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nel 2016 una sua inchiesta giornalistica sui collaboratori del sindaco di Roma Virginia Raggi ha portato l'arresto per corruzione del costruttore Sergio Scarpellini e di Raffaele Marra, al tempo braccio destro del sindaco del M5S. Nello stesso periodo ha scritto inchieste critiche sul sistema di potere di Matteo Renzi.
Durante l’incontro di giovedì, stimolato dall’ideatore della rassegna Marco Bernardi, parlerà della sua nuova inchiesta “Lussuria” sui peccati, scandali e tradimenti di una Chiesa fatta di uomini. Una serata esplosiva sulle ipocrisie e i peccati della Chiesa cattolica. Lussuria: il peccato capitale dal quale la dottrina cristiana mette in guardia i propri fedeli, “sembra si sia impossessato di molti uomini di Chiesa”. In un’intervista Fittipaldi rivela "da qualche tempo sto scartabellando nuovi documenti riservati, intercettazioni delle procure italiane e straniere, atti di commissioni internazionali. Sto incontrando preti e monsignori che mi raccontano che, oltre agli scandali economici, ce ne sono di ben peggiori. Che il peccato più praticato e più nascosto in Vaticano non è l'avarizia. È la lussuria.”
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Il Gazzettino