BASSANO – Unica donna tra i finalisti, Elisa Favaron del Palazzo delle misture di Bassano, si è aggiudicata il titolo di “Miscelatore record nazionale...
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In concorso dieci professionisti dello shaker, provenienti da tutta la penisola, e altrettanti cocktail, o meglio “polibibite” come da gergo futurista, il movimento artistico celebrato dalla competizione.
Nato in Italia agli inizi del ‘900 e in contrasto con ogni forma di tradizione il Futurismo, basato sul culto della modernità e della tecnica, toccò ogni aspetto della cultura. Dalla letteratura al cinema, passando per l’architettura e la pittura, fino ad arrivare alla danza, alla fotografia e addirittura alla gastronomia.
In quest’ottica, nacquero negli anni venti e trenta, misture originali che entrarono nella storia del cocktail, realizzate quasi esclusivamente con prodotti nazionali come vino, vermouth e grappa.
Elementi ritrovati in questi anni di “km zero” e valorizzazione delle eccellenze territoriali, che hanno dato nuovo lustro alla miscelazione futurista.
Un approccio quindi diverso al bere, fatto di ricerca storica e creatività, che ne rivaluta l’aspetto culturale, utilizzando come ingrediente principale una buona dose d’ironia.
A dimostrarlo “Infodieta”, “Ferie di fretta”, “Mamma ho steso il bucato” e gli altri fantasiosi nomi attribuiti alle bevande in concorso quest’anno, dietro cui restano comunque ben visibili l’impegno, le capacità e la preparazione dei partecipanti.
A spiccare tra tutti, ovviamente, “La sfacciata” di Elisa Favaron, una sapiente miscela di grappa invecchiata, liquore alle marasche e barolo chinato, guarnita da morbida meringa italiana, colorante nero e una ciliegia al maraschino.
«La sfacciata è un drink che parla della condizione della donna futurista», spiega Elisa. «Una donna forte, non più solo moglie e madre, che prende finalmente in mano le redini della propria vita. Una donna autonoma che non ha più paura di sedersi da sola al bancone di un bar».
Una spudorata anima rosa, quindi, quella della miscelazione futurista, come dimostra la vittoria di Elisa incoronata, tra l’altro, da un’altra donna, Cinzia Ferro, vincitrice lo scorso anno della prima edizione del concorso.
E l’avventura continua. In autunno, infatti, Elisa porterà l’italico verbo futurista a Londra, partecipando alla London Cocktail Week, una delle manifestazioni più importanti del settore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino