«Ci siamo»: gay e lesbiche pronti a marciare per ogni forma di famiglia

La locandina che accompagna la marcia gay prevista il 12 dicembre a Vicenza
VICENZA - "Ci siamo". Fra due giorni Vicenza si tinge dei colori dell'arcobaleno. Quelli che contraddistinguono il movimento gay che, il 12 dicembre alle 15, si ritrova in...

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VICENZA - "Ci siamo". Fra due giorni Vicenza si tinge dei colori dell'arcobaleno. Quelli che contraddistinguono il movimento gay che, il 12 dicembre alle 15, si ritrova in piazza Matteotti per il riconoscimento dei diritti delle coppie Lgtb (lesbiche, gay, bisex e transgender) e di tutte le forme di famiglia.


Dal Veneto sono attese centinaia di persone per una marcia simbolica che si terrà in concomitanza con quella di Roma. Tra i promotori ci sono l'associazione "15 giugno Vicenza", Delos, Agedo, Rete studenti medi, mentre hanno annunciato l'adesione Sel, Nuova sinistra, Cgil e Movimento 5 stelle. "Nonostante l'esempio di molti paesi occidentali e i richiami delle istituzioni internazionali, la politica nel nostro paese, a vari livelli, elude ogni iniziativa di riconoscimento dei diritti delle persone Lgtb - osservano gli organizzatori -. Il consiglio regionale del Veneto, inoltre, ha approvato due mozioni per erigere la superiorità della famiglia naturale rispetto alle altre e per vigilare sull'introduzione nei percorsi scolastici della fantomatica ideologia gender, scientificamente inconsistente".

I manifestanti chiedono la parità di diritti e doveri tra le coppie etero e omosessuali, il rispetto delle identità di transessuali e intersessuali e politiche di contrasto all'omofobia.

Casi di discriminazione, del resto, si registrano anche in provincia, come confermano i responsabili dello sportello Lgtb aperto in via Torino. "A contattarlo non sono solo persone interessate a risolvere questioni personali, ma anche insegnanti che chiedono consigli su come rapportarsi con i gruppi di ragazzi all'interno dei quali emergono particolari fragilità diventando oggetto di attacchi omofobici", precisa il consigliere comunale delegato alle pari opportunità Everardo Dal Maso.

L'attività prevista fino a metà del 2016 sarà garantita dal contributo messo a disposizione dal comitato Vicenza Pride 2013, cioè 7 mila euro.


Dal giugno 2012 in città è attivo il registro delle coppie di fatto. Quelle interessate possono chiedere l'attestato che certifica l'iscrizione in qualità di famiglie anagrafiche costituite da persone conviventi legate da vincoli affettivi. Una settantina finora quelle che si sono presentate, di cui 5 composte da uomini e 3 da donne. Il servizio consente di ottenere l'assistenza medica ospedaliera della persona amata, l'accesso ai servizi pubblici e le agevolazioni previste per le coppie.


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Il Gazzettino