Faedo arriva al vertice della Arcole doc, 4600 ettari di vigneti collinari

Faedo arriva al vertice della Arcole doc, 4600 ettari di vigneti collinari
VICENZA/VERONA - Stefano Faedo è il nuovo presidente del Consorzio Arcole doc e subentra a Carlo Bressan, figura storica che da 17 anni ha rappresentato la denominazione...

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VICENZA/VERONA - Stefano Faedo è il nuovo presidente del Consorzio Arcole doc e subentra a Carlo Bressan, figura storica che da 17 anni ha rappresentato la denominazione berico-scaligera. Faedo, classe 1970, è perito agrario e viticoltore, ed è consigliere della Cantina Cooperativa dei Colli Berici, azienda di riferimento per la denominazione dell'Arcole. La scelta è stata deliberata nel corso dell'ultimo consiglio di amministrazione, che ha anche eletto in qualità di vicepresidenti Francesco Sitta per il Gruppo Collis e Massimino Stizzoli per Cantina di Monteforte.


La denominazione dell'Arcole - 4600 ettari di vigneto distribuiti in 20 comuni tra le province di Verona e Vicenza - risulta essere una tra le più performanti del Veneto. Stefano Faedo, nel ringraziare il lavoro portato avanti da Bressan e dal suo Consiglio, ha sottolineato come la Doc Arcole ha fino ad oggi svolto un ruolo prezioso a servizio di un comprensorio che ha saputo cogliere tutte le opportunità, dalle riconversioni viticole allo sviluppo di una viticoltura moderna e meccanizzata. I valori fondiari grazie a questo prezioso lavoro sono cresciuti e l'area è diventata molto attrattiva per nuovi investimenti in viticoltura. I viticoltori e le aziende interessate dovranno ora far tesoro dei risultati acquisiti per affrontare con determinazione e coraggio la nuova partita che si gioca sul fronte Pinot grigio e la nuova Doc Garda. In questo senso - ha sottolineato - va la proposta di modifica del disciplinare che a tanti anni dal suo riconoscimento deve riportare al centro dei progetti vitivinicoli sia la valorizzazione dei vitigni che meglio crescono nel mercato, sia sottolineare le specificità distintive di questo territorio.
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Il Gazzettino