Con la musica di Opera Estate sui terrazzamenti della Valbrenta

Valbrenta Mario Brunello
VALBRENTA. «Brani: di terra, di musica» tra le acque della Brenta e le pareti rocciose della Valle, lungo i terrazzamenti, ‘brani’ di terra strappati alla...

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VALBRENTA. «Brani: di terra, di musica» tra le acque della Brenta e le pareti rocciose della Valle, lungo i terrazzamenti, ‘brani’ di terra strappati alla montagna, delimitati e sorretti dalle ‘masiere’, i muri di sasso che modellano i fianchi della vallata, un’architettura che disegna il paesaggio. Con Opera Estate e iniziativa dell’Unione Montana Valbrenta, domenica 9, alle 17.30, si potrà prendere parte ad una passeggiata musicale tra i ‘fazzoletti di terra' ricordati nel documentario del regista Giuseppe Taffarel, un tempo coltivati a tabacco, ora in via di recupero grazie alle molte pratiche volte alla riattivazione di un paesaggio che caratterizza la Valbrenta.

In questa magica scenografia, «con Mario Brunello e il suo violoncello, i brani della musica saranno in dialogo con quei brani di terra, tra la natura, la storia, il paesaggio, il lavoro che lo hanno modellato».
Mario Brunello è stato il primo artista italiano a vincere nel 1986 il Concorso Čajkovskij, di Mosca, che lo ha proiettato sulla scena internazionale. Invitato dalle più prestigiose orchestre del mondo, ha lavorato con i direttori più celebri. Una vita artistica intensa contraddistinta da progetti che coinvolgono il teatro, la letteratura, filosofia e scienza, integrandoli con il repertorio tradizionale. Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un’idea diversa del far musica, creando spettacoli interattivi che nascono in gran parte nello spazio Antiruggine, un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione.
È direttore musicale del festival ‘Artesella arte e natura’ e accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini, dei primi del '600, appartenuto a Franco Rossi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino