«Un Comune unico nella vallata, ma vanno buttati i campanilismi negativi»

Palazzo Guarnieri Luca Ferazzoli
VALBRENTA - Bando ai campanilismi per un comune unico della Valle del Brenta. E’ l’obiettivo che da anni viene annunciato ma che ora, dopo l’unificazione dei...

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VALBRENTA - Bando ai campanilismi per un comune unico della Valle del Brenta. E’ l’obiettivo che da anni viene annunciato ma che ora, dopo l’unificazione dei servizi, pare non essere più un miraggio. Lo ha ribadito il presidente dell’Unione Montana Valbrenta, Luca Ferazzoli, in occasione della Giornata della Pace, alla presenza dei sindaci del territorio valligiano e alle centinaia di persone che hanno partecipato alla manifestazione.


La rivoluzione nei servizi ai cittadini, con il passaggio della loro gestione dai comuni all’Unione Montana Valbrenta, nella sua fase di rodaggio fa ancora discutere, ma l’obiettivo è chiaro “ottimizzare le risorse e specializzare sempre di più dipendenti che sono molto bravi, ma devono far fronte a situazioni sempre più complesse”, spiega il presidente.


“Si tratta di un percorso arduo e alcuni tendono a minimizzare la portata di quanto fatto. Ma è un percorso che avrà come traguardo finale l’unità amministrativa della Valbrenta”. Contrariamente alle altre realtà, è stato scelto un processo inverso. “E’ stata fatta, infatti, prima l’unità amministrativa di quella politica, ma tutti sanno che sono due facce della stessa medaglia. Non può esistere unità amministrativa, senza unità politica e viceversa”. Scontato quindi “il prossimo obiettivo: il comune della Valbrenta”. Uno degli ostacoli è “il campanilismo che è sempre stato inteso quale attaccamento alla propria città, ai suoi usi e alle sue tradizioni, ma purtroppo da valore positivo si è tramutato in valore negativo come rifiuto di tutto ciò che non appartiene alla nostra comunità. Più ci si allontana da essa, più aumenta la diffidenza”. Pertanto, conclude Ferazzoli, prendendo spunto dal coinvolgimento delle amministrazioni comunali alla Giornata della Pace, “spero che le nostre comunità possano iniziare ad integrarsi sempre più, per meglio saper rispondere ai bisogni delle nostre genti” e approdare così al comune unico della Valbrenta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino