Maxi rissa fra giovanissimi stranieri in piazza: coinvolti cinque "under 18"

Piazza Falcone e Borsellino
SCHIO - La giustizia  non concede sconti nel tempo: sulla maxi rissa che lo scorso 4 aprile in piazza Falcone Borsellino, poco prima dell'ora di cena, coinvolse una...

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SCHIO - La giustizia  non concede sconti nel tempo: sulla maxi rissa che lo scorso 4 aprile in piazza Falcone Borsellino, poco prima dell'ora di cena, coinvolse una decina di giovanissimi la procura del tribunale per i minori di Venezia ha disposto l'interrogatorio di cinque giovani, tra i 16 e i 18 anni, implicati a vario titolo.


Quatto di loro sono residenti a Schio (tre di origine senegalese e uno dominicana) e uno a Malo: la prossima settimana dovranno presentarsi con i genitori e il proprio legale al palazzo di Giustizia per i Minorenni di Venezia. È stata una rissa cha fece discutere la città, scaturita dopo una rapina perpetrata a piazzale Summano, presso il centro studi, alle ore otto del 4 aprile. La storia: quattro ragazzi, asserendo di vantare crediti, avevano aggredito a suon di calci e pugni un 16enne di Malo, fino a impossessarsi del suo smartphone, valore 200 euro circa. Il giovane andato a casa nel pomeriggio tornò a Schio con il padre 38enne, la sorella 19enne e due amici di 20 e 17 anni per affrontare gli autori della rapina e farsi restituire il telefonino. Via messaggini si erano accordati di trovarsi in piazza Falcone Borsellino: cinque minorenni da una parte e tre maggiorenni e due minorenni dall'altra: la situazione degenerò in una rissa che solo grazie al pronto intervento della polizia locale non degenerò in un drammatico epilogo. Uno dei coinvolti era in possesso di uno scalpello da muratore della lunghezza di 32 centimetri, arma impropria rinvenuta dagli agenti occultata in una siepe della piazza. Per tale rissa lo scorso aprile furono denunciati tre minori alla procura del tribunale per i minorenni di Venezia e tre adulti alla procura della Repubblica di Vicenza. Le indagini sono proseguite e nei prossimi giorni cinque giovani dovranno rispondere delle loro azioni al tribunale dei minori di Venezia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino