Querini, un furto al mese al chiosco: polemiche social sulla sicurezza Non solo conigli, allarme tartarughe

Il chiosco del Querini è stato preso di mira dai ladri
VICENZA - «Ci vedremo tra qualche settimana per l'episodio numero 8». Aveva stampato anche un volantino in 3 lingue in cui segnalava ai ladri che all'interno...

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VICENZA - «Ci vedremo tra qualche settimana per l'episodio numero 8». Aveva stampato anche un volantino in 3 lingue in cui segnalava ai ladri che all'interno non avrebbero trovato nulla. Non è bastato. Il chiosco del parco Querini ha subito il sesto furto in 7 mesi. Quasi uno ogni 30 giorni. E sui social infiamma la polemica: «Perché non vengono installate le telecamere? - chiede qualcuno - L'area è frequentata anche da persone che incutono paura, specie sulla parte retrostante. Per non parlare dei furti di biciclette». «Prima di risolvere i problemi degli animali sarebbe forse meglio dare più sicurezza a chi frequenta il parco», commenta il gestore del chiosco, il quale ha denunciato il fatto alla polizia locale. «La cosa incredibile è che lo scasso e il danneggiamento sono stati depenalizzati, passando da reati penali ad amministrativi. - racconta - Chi li compie non è perseguibile penalmente e chi li subisce non può far altro che rivolgersi al giudice di pace per chiedere il risarcimento. Questo è ingiusto».


La strana fauna del parco: conigli, galline, tartarughe ... e ladri
Nel frattempo prosegue la cattura dei conigli - 230 tra il 2015 e il 2016 - anche se molti sono ancora in libertà. Quelli prelevati sono stati trasportati in un campo recintato vicino al canile di Gogna per essere curati e adottati. Oltre alle galline che circolano, nello storico polmone verde c'è ora un'altra emergenza: l'abbandono delle tartarughe nella peschiera. Tartarughe che, nel frattempo, si sono riprodotte, obbligando l'Enpa, Ente nazionale per la protezione degli animali, a organizzare la cattura e il trasferimento in grandi vasche allestite in Gogna. Un'associazione specializzata, assieme al corpo forestale dello Stato, provvederà a liberarle in laghetti controllati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino