SCHIO - Iniziata martedì sera prosegue l’occupazione dei Chiostri di San Francesco su via Baratto, di proprietà comunale, da parte del centro sociale Arcadia,...
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«Una cosa è emersa nella nostra azione: questa amministrazione comunale non ha la capacità - accusa Arcadia - di affiancare e promuovere iniziative socialmente utili promosse dai cittadini. La sua volontà di controllare rigorosamente e istituzionalmente tutti gli aspetti della vita sociale della comunità rappresenta un limite. Se è vero che il Comune ha ancora delle potenzialità da mettere in gioco per aiutare coloro che ne hanno bisogno (strutture, servizi di assistenza sanitaria e altro) è pure vero anche che chiude le porte a coloro che, al di fuori di percorsi istituzionali, ma non per questo incapaci di comunicare e collaborare con i vari enti preposti, cercano di favorire l’accoglienza e il sostegno alle persone in difficoltà».
Mercoledì sera avete prestato aiuto a persone disagiate.
«Nonostante il sindaco affermi che a Schio la gestione dei senza fissa dimora sia efficiente e non escluda nessuno, alla nostra prima uscita notturna, grazie anche alla segnalazione di una cittadina, abbiamo distribuito tè caldo e coperte ad alcune persone».
Arcadia non intende cambiare l’atteggiamento preso al momento dell’occupazione. «Rilanciamo la nostra raccolta di indumenti pesanti, coperte e beni di prima necessità con un appuntamento per incontrarci e confrontarci, aperto a tutte le persone, le associazioni e i gruppi solidali del territorio presso i Chiostri di San Francesco dalle 17 in poi di venerdì 20 gennaio». Arcadia prosegue l’attività su via Baratto, resta da attendere domenica sera per l’uscita o meno dei militanti del centro sociale.
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Il Gazzettino