CASSOLA - «Quel centro commerciale è per noi un'eredità scomoda, così come lo sono state, per l'amministrazione Poletto, le altre due grosse...
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Il progetto, si legge in una nota municipale, risalente a più di dieci anni fa (si parla del 2004) ai tempi dell'amministrazione Pasinato, poi è stato sottoposto a varianti e modifiche. «Non possiamo imporre ai privati di tornare indietro - ricorda Stangherlin -, anche perché potremmo incorrere in una richiesta di risarcimento danni». «Ciò non toglie - aggiunge il referente della Giunta per le questioni urbanistiche - che la struttura dovrà rispettare determinati canoni in maniera tale da mitigare gli effetti sull'ambiente e sulla viabilità di un asse stradale già fortemente congestionato e "denso" dal punto di vista commerciale» (lì davanti c'è ad esempio Il Grifone, per citarne uno ndr).
«Parliamo di una superficie coperta di 7300 metri quadri, dei quali 5mila dedicati alla vendita - rimarca Stangherlin -. Dovrebbero trovarvi posto un discount, un magazzino dedicato al bricolage e due piccoli negozi. A mio avviso tuttavia non si è tenuto adeguatamente conto del problema dell'inquinamento da polveri sottili, per il quale andrebbero fatte verifiche più accurate. Lo stesso vale per l'inquinamento acustico e per il problema della viabilità, visto che già ora la rotatoria posta di fronte all'area in questione è sovraccarica. In quella zona non arriva inoltre la rete fognaria: un problema che la proprietà intende risolvere con la subirrigazione ma sul quale forse bisognerebbe fare delle valutazioni più approfondite». Il progetto è anche andato in Provincia alla prima riunione della Commissione per la valutazione d'impatto ambientale. «A preoccuparci è soprattutto la richiesta per la vendita di alimentari - riferisce Stangherlin -. L'apertura di una struttura di questo tipo andrebbe ad aggiungersi ad altre simili da tempo presenti in zona e a nostro avviso non potrà che peggiorare la situazione del traffico, già critica lungo via Valsugana». Per ora la Provincia ha sospeso la procedura ed ha invitato i proprietari e gli enti pubblici coinvolti a incontrarsi per capire se sia possibile una mediazione tra le diverse posizioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino